“Spetta agli italiani e non ai burocrati bolliti di Bruxelles giudicare la manovra del Governo. Fratelli d’Italia se ne frega della bocciatura della Commissione, per noi il problema non è il deficit al 2,4% ma come viene utilizzato: all’Italia non serve l’elemosina del reddito di cittadinanza ma ridurre le tasse ai lavoratori, ai pensionati e agli imprenditori che creano posti di lavoro”.
E’ quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni in merito alla lettera di “richiamo” che la Commisione Europea, per tramite dei Commissari Valdis Dombrovskis, lettone e il francese Pierre Moscovici, ha inviato all’Italia per esprimere preoccupazione circa la manovra economica, il DEF, da poco presentata in Parlamento.
“Il Def a prima vista sembra costituire una deviazione significativa dal percorso di bilancio indicato dal Consiglio Ue il che è motivo di seria preoccupazione”, scrivono i due nel documento – ampiamente condiviso dal presidente della commisione Juncker – che sembra essere interpretabile come un ultimatum a cambiare politica economica per il 2019 entro il 15 ottobre, giorno in cui la Legge di bilancio dovrà essere notificata a Bruxelles. Se così non sarà, il messaggio implicito, la Commissione boccerà la manovra e aprirà una procedura su debito e deficit.