La Commissione dell’UE ha stanziato 500 milioni di euro, che serviranno per la produzione di proiettili, ma le novità non si fermano qui: sono all’anno 2025 dovrebbe essere garantita la produzione di munizioni con un numero di 2 milioni di proiettili annuali.
Peraltro, è iniziato il rafforzamento dell’industria dell’Industria europea per la difesa, tramite appalti pubblici(Edirpa): il provvedimento, sebbene possa sembrare radicale, in realtà potrebbe semplicemente rivelarsi una misura precauzionale, anche considerando gli aiuti che la comunità europea sta ultimamente fornendo all’Ucraina.
Nonostante l’impegno bellico ed economico preso dalla Commissione, non sembra tuttavia esserci alcuna novità sulla costituzione di un esercito europeo, auspicato da molti rappresentanti politici in passato.
Tra i piani anche il l’EDF, noto come fondo europeo per la difesa, per la ricerca e lo sviluppo militare e nella sicurezza UE.
All’orizzonte nessuno scenario apocalittico, nonostante la guerra ai confini d’Europa non sembri arrestarsi neanche un secondo – neppure per le “Elezioni” russe – , piuttosto le nuove decisioni della Commissione europea sembrano voler strutturare un’ulteriore indipendenza nella produzione di armamenti.