Dovevano fare la rivoluzione sovranista, “spezzare le reni” alla UE, cambiare tutto, tanto da essere “accusati” di formare il Governo più a destra della storia. In realtà la Lega di Salvini ha firmato con il Movimento 5 Stelle un contratto di centro tendente alla sinistra grillina.
Lo dimostra L’Istituto Cattaneo, pubblicando un’analisi che compara i programmi elettorali dei due movimenti con quella che è la sintesi contenuta nel famoso contratto di governo. Conte come Macròn quindi (per dire). Altro che il pericolo Brexit, Trump o Putin che la fantasiosa narrativa di queste ore vorrebbe proporci.
La Lega cede sull’Europa, il M5s cede sui diritti, titola nel paper l’Istituto di Ricerca sottolineando che Il governo M5s-Lega è “eccezionale”, ma non è quello più “di destra”, misurando che il cambiamento più rilevante è quello riguardante lo spazio dedicato ai temi securitari nel programma della Lega: il settore di policy “legge e ordine” rappresentava il 40% nel programma elettorale leghista, mentre nel “contratto” di governo queste tematiche pesano per il 16,2% del totale.
Spariscono anche le posizioni euroscettiche, o meglio si annacquano in un eurocriticismo (benevolo?) evidente frutto in parte dell’addomesticamento subito da Mattarella e in altra parte delle già mutate posizioni del Movimento grillino nei confronti dell’Europa; mutate così tanto da chiedere, mesi fa, di aderire all’ALDE, il gruppo all’europarlamento più europeista che si può.
Dunque è una fake news il posizionamento a destra di questo governo, avendo un Presidente del Consiglio tecnico, di sinistra, indicato dal Movimento 5 Stelle e una Lega Nord che si limiterà a gestire in chiave propagandisto – elettorale i temi della sicurezza e della promessa di un calo delle tasse cari ai padani, mentre una nuova ondata di assistenzialismo andrà ad estendersi su tutto il sud dove solca le acque la “balena gialla” grillina con il suo “clientelismo buono“.