Uno dei pilastri più importanti per il settore economico del nostro Paese sono i nostri prodotti esportati e apprezzati in tutto il mondo. Una fetta molto consistente della nostra economia: l’export del Made in Italy, simbolo di bellezza e tradizioni, cresce in maniera esponenziale, registrando una crescita superiore all’8% a valore, oltre i 21 miliardi di euro, secondo i numeri diffusi da Unione italiana Food. consentendo all’Italia di posizionarsi al terzo posto nella graduatoria degli esportatori mondiali. È stata istituita a fine dicembre e celebrata per la prima volta ieri, la giornata Nazionale del Made in Italy, che omaggerà il sistema produttivo italiano ogni 15 Aprile, l’anniversario della nascita di Leonardo Da Vinci, simbolo di italianità artistica e manifatturiera.
Il futuro è nella sostenibilità, “Il Made in Italy si diceva è bello, buono e ben fatto, ma il futuro è la sostenibilità, sul piano ambientale e sociale, perché i mercati globali pongono grande attenzione alla sostenibilità. Quindi il Made in Italy deve diventare bello, buono, ben fatto e sostenibile”.
La linea tracciata per il Made in Italy dal Governo Meloni, è riassunta dalla dichiarazione dal ministro Adolfo Urso alla cerimonia di consegna dei premi Made in Italy 2024 del Comitato Leonardo.
Le stime del boom del Made in Italy
Dalla pasta al vino, secondo l’Osservatorio nazionale del Turismo del Vino 2024, le attività ricettive legate al mondo del vino valgono oggi 2,9 miliardi di euro, in crescita del 16% in un anno.
Senza il vino, è stato spiegato in uno studio Uiv-Prometeia-Vinitaly presentato ieri, “l’Italia perderebbe l’1,1% di Pil, quanto il mondo del calcio”. “Un’Italia più povera”, afferma il ministro Lollobrigida.
Oltre venti i settori in crescita, secondo i dati stimati da Unionfood, con più di 900 Marchi e 530 aziende dislocate su tutto il territorio nazionale che danno lavoro a oltre 100mila persone. Tra le performance positive all’export spiccano in particolare i brodi, minestre, salse e sughi (+20,7%), chips e snacks (+22,4%), le confetture e le conserve di frutta (+11,2%), i prodotti da forno (+13,2%), i prodotti della panificazione (+12,7%), i vegetali in aceto, salamoia, olio e altri (+12,6%) e gli integratori alimentari (+10%).
Legge quadro per l’industria del futuro
In arrivo dall’esecutivo una nuova manovra, dedicata alle imprese e ai prodotti italiani, per la quale sono stati stanziati 320 milioni di euro, destinati per il progetto dell’ “industria del futuro.”, integrando tecnologie abilitanti, come intelligenza artificiale, blockchain, metaverso e realtà virtuale.
L’obiettivo è rafforzare i settori chiave del Made in Italy, favorendo un ambiente dove l’eccellenza italiana possa continuare a crescere, rappresentando qualità, tradizione e innovazione anche all’estero.
Un impegno verso la valorizzazione dei prodotti della nostra terra, facendo della sostenibilità, dell’inclusione sociale e della valorizzazione delle competenze artigianali, le fondamenta su cui costruire il futuro del Made in Italy.
“Il Governo ha voluto sostenere il valore che ha per la nostra economia” e perché “la qualità dei nostri prodotti sono un pezzo fondamentale di come l’Italia è vista all’estero” ha rivendicato dal palco del Vinitaly, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.