Atti di violenza e riti tribali per entrare nell’organizzazione. Questo quanto emerge dalle indagini che hanno portato all’arresto di 47 persone coinvolte in un sistema della mafia nigeriana che imperversava dalla Sicilia al Centro Italia.
L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato di Teramo che ha sgominato la ramificazione italiana di un’associazione, denominata “Supreme Eiye Confraternity (SEC)” o “EIYE”, dedita alla commissione dei reati di riciclaggio ed illecita intermediazione finanziaria, tratta di giovani donne, cessione di stupefacenti, reati violenti o punitivi nei confronti di altri connazionali.
L’associazione, radicata in Nigeria, si è diffusa in molti Stati europei ed extraeuropei ed è equiparata per struttura e forza intimidatoria alle mafie tradizionali.
Il cult è strutturato in articolazioni nazionali denominate AVIARY suddivise, a loro volta, in cellule territoriali locali chiamate Nest (nido).
Il fermo è stato disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore David Mancini ed eseguito dalla Squadra Mobile di Teramo diretta dal V.Q.A. Roberta Cicchetti, tramite il personale della sezione contrasto alla criminalità organizzata, in collaborazione con la Squadra Mobile di Ancona.
Bisogna sequestrare tutti i beni di queste persone e venderli agli altri stati all’estero tramite inps