“Le porte delle celle delle sezioni di alta sicurezza, che ospitano i detenuti più pericolosi appartenenti alle mafie, con i governi di sinistra ed anche con la Cartabia, sono state lasciate irresponsabilmente aperte, contro ogni regola di legge e di buon senso. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: dal carcere non solo si continuava a far parte delle associazioni criminali, ma si davano ordini, si saldavano alleanze, si organizzavano delitti. Da luogo di reclusione, gli istituti penitenziari erano diventati il crogiolo di una criminalità sempre più forte. La Circolare della Direzione Generale Detenuti e Trattamento del 27 febbraio pone fine a questo scempio. Il governo della Meloni non si gira dall’altra parte in nome di un falso buonismo. Secondo il Fatto Quotidiano, in una relazione riservata inviata agli uffici del Dap un agente della polizia penitenziaria riporta le reazioni di alcuni detenuti che inveiscono contro il sottosegretario Delmastro, minacciando una rivolta nelle carceri proprio riguardo alla questione delle porte aperte. È il segno tangibile che il nostro esecutivo sta lavorando bene. Esprimo solidarietà e vicinanza a Delmastro. Il lavoro svolto da Delmastro e dal governo Meloni per contrastare la criminalità organizzata e le mafie ci rende orgogliosi. Non saranno certo le minacce a fermarci, anzi avranno l’effetto contrario. Lo dimostra l’azione che si affianca al lavoro parlamentare in commissione Antimafia per approfondire lo stato dell’arte del 41bis e del regime carcerario in generale per i condannati per mafia”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, componente della Commissione bicamerale antimafia.