“A 42 anni dal vile attentato contro il Generale Dalla Chiesa, nel quale persero la vita sua moglie Emanuela e il suo autista Domenico Russo, onoriamo la memoria di un eroe italiano. Prima di altri aveva compreso come la mafia non fosse un fatto locale e aveva due volti: quello omicida, che rendeva rosse di sangue le strade, e quello degli affari, che avvelenava il nostro tessuto economico. A lui va il nostro commosso ricordo e il nostro grazie, per aver dato la propria vita nella difesa della legalità, una vita sacrificata sull’altare della nostra sicurezza e libertà”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Antimafia, Giorgio Salvitti.