“Durante l’audizione odierna in commissione Antimafia, abbiamo avuto modo di dialogare con il dottor Natoli, ex membro del pool antimafia di Palermo, e quindi collega di Falcone per un periodo.
Durante l’incontro, e leggendo le carte, è stato chiaro sin da subito che il magistrato palermitano avesse già capito che non esisteva una vera differenza tra imprese del nord e del sud per quanto attiene il rischio di infiltrazioni mafiose. La bontà di questa tesi, che poi è divenuta “scuola” per tutti i membri della procura, viene confermata anche dal collaboratore di giustizia Siino. Alla luce di queste informazioni ho ritenuto doveroso chiedere delucidazioni a Gioacchino Natoli se, quando, all’inizio degli anni 90, ha avuto i documenti dalla procura di Massa Carrara non ritenesse opportuno collegare quello scenario alle riflessioni e alle note preoccupazioni di Falcone”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Sandro Sisler, componente della Commissione bicamerale antimafia.