“La nostra Italia non è solo sinonimo di arte, storia e paesaggi emozionanti, ma anche di grande fragilità. Il nostro territorio, unico al mondo, è minacciato da rischi idrogeologici, sismici, idraulici e solo grazie al padre della Protezione Civile, Giuseppe Zamberletti, siamo stati i primi a parlare di previsione e prevenzione, con la creazione di quello straordinario corpo di volontari, organizzato nel dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il ministro Musumeci ha più volte ricordato come in Italia, purtroppo la prevenzione sia stata spesso un tema solo da tavola rotonda, ribadendo il forte impegno di questo governo a fare della prevenzione di tutti i rischi naturali e antropici un obiettivo prioritario. Gli ostacoli non sono soltanto strutturali e burocratici, ma sono soprattutto ostacoli culturali che devono essere rimossi. I cambiamenti climatici possono essere la causa scatenante, ma non devono essere trascurate le cause predisponenti e un esempio lampante sono i territori dell’Emilia Romagna. La frequenza elevata di eventi catastrofici e una gestione delle emergenze che spesso è risultata insufficiente, confermano l’urgenza dell’istituzione di una Commissione d’inchiesta che vada a stanare le motivazioni del fallimento della prevenzione. Solo investendo in infrastrutture resilienti e in una pianificazione più efficace, potremo vincere la sfida per migliorare la gestione del territorio”.
Così in Aula il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini, nel corso della discussione generale sulla proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano.