La manovra finanziaria del Governo riesce a confermare le ottime e vincenti misure degli anni scorsi (su tutte, il taglio del cuneo fiscale) senza alzare una singola tassa per i contribuenti, pur in un contesto di ristrettezza economica imposta dalle clausole comunitarie. Ed è dunque singolare che le critiche verso la legge di Bilancio arrivino proprio da Giuseppe Conte, leader dei Cinque Stelle, ideatore e fautore delle peggiori misure che lo Stato italiano abbia conosciuto e che hanno prosciugato le casse erariali. Due nomi su tutti: Superbonus e Reddito di Cittadinanza.
L’ipocrisia è stata fatta notare da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che sui suoi profili social non ha fatto sconti all’avvocato di Volturara Appula: “Legge di bilancio: il giullare Conte ci fa rimpiangere il comico Grillo. L’uomo che ha devastato i conti pubblici trasformando il Covid in una mangiatoia di sprechi e con la vergogna del Superbonus, che ha favorito solo i più ricchi, oggi vorrebbe spiegare al governo Meloni come fare una legge di bilancio”. Gioco, partita e incontro: questo Governo non accetta lezioni di responsabilità finanziaria da chi ha causato un danno erariale che si farà sentire ancora per molti anni sulle nostre spalle.