Manovra, le novità del governo: tagli all’Ires e sostegno ai commercianti, maggioranza coesa

Come sempre, il Mef e in generale il governo hanno percorso la strada della prudenza e del rispetto dei conti pubblici prima di fare nuove manovre. La legge finanziaria, il cui iter di approvazione è entrato oggi nel vivo con l’apertura della discussione nella commissione Bilancio della Camera, prevede già numerose misure a sostegno dei redditi medio-bassi. Ieri, prima del Consiglio dei Ministri, i leader della maggioranza si sono riuniti per concordare le novità sulla manovra. Secondo alcune fonti, verrà confermata l’Ires premiale, con un abbassamento dal 24% al 20% dell’Ires per le aziende che mantengono gli utili al 70% destinandoli per il 30% agli investimenti in tecnologia, welfare, produzione. Occorreranno, per fare ciò, circa 400 milioni di euro, che proverranno dai contributi di banche e assicurazioni. In più, verrà ingrandita la soglia per accedere alla flat tax per i lavoratori dipendenti fino a 35mila euro l’anno. C’è ancora l’intenzione di abbassare le tasse anche al ceto medio, cavallo di battaglia della maggioranza: anche qui, la stabilità dell’erario è la priorità e tutto dipenderà dall’esito del concordato preventivo biennale, che dopo la proroga di ottobre chiuderà dopodomani, il 12 dicembre. Ma inevitabilmente una buona notizia giunge dal livello dello spread, ai minimi da anni, che permetterà di avere sicuramente maggiore margine di manovra. Allo studio, infine, la possibilità di allargare ulteriormente la flat tax per le Partite Iva.

Il centrodestra dimostra ancora unità di intenti

L’incontro è avvenuto tra i leader dei vari partiti: a Palazzo Chigi ieri c’erano Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi, ma anche il titolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il suo vice Maurizio Leo. Un incontro “svoltosi in un clima molto collaborativo”, fanno sapere, che “ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità”. Per Nicola Calandrini, presidente della Commissione Bilancio in quota Fratelli d’Italia, “gli allarmi pretestuosi, lanciati dall’opposizione, dimostrano ancora una volta come si preferisca alzare i toni piuttosto che confrontarsi su argomenti concreti”. Aveva smentito le fake news della sinistra sulla presunta divisione della maggioranza, anche Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Organizzazione del partito: “Non c’è mai stata una maggioranza così compatta da quando c’è la democrazia in Italia. Dopo due anni con questo governo, non c’è stato un solo voto in Aula in cui abbiamo votato in modo diviso. Su tutte le questioni, il centrodestra pensa solo agli italiani e non a dividersi”. E infatti l’accordo è stato trovato anche su altri temi, come ad esempio la tassazione al 5% per gli straordinari di infermieri e specializzandi, ai quali si aggiunge anche un compenso da 500 euro, e il turn over per altri lavoratori dipendenti come gli agenti delle forze dell’ordine. E ancora il dimezzamento del minimo contributivo Inps per tre anni per commercianti e artigiani che aprono una nuova attività. È stato approvato anche il dl Milleproroghe che fonti di Palazzo Chigi descrivono come un decreto “molto più snello del passato, è stato approvato con un anticipo mai registrato”. La manovra approderà in Aula il 16 dicembre, comunque entro il 18 in caso di ritardi. Si attendono ultime novità per sapere se i buoni dati economici aiuteranno il governo a trovare nuove risorse per ulteriori misure a sostegno dei cittadini e di chi produce.

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