“L’opposizione voterà contro una manovra di circa 30 miliardi di euro, i cui 2/3 sono orientati all’abbattimento della pressione fiscale con benefici diretti e indiretti. Il taglio del cuneo fiscale, del 4% e strutturale, è pari a 18 miliardi di euro: voi – Avs, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Pd – voterete contro nuovi soldi in tasca ai lavoratori, fino a 100 euro al mese. La platea di lavoratori, per farvi capire contro chi state andando, è pari a 15milioni e mezzo di lavoratori, raccontatelo in giro al di là dei vostri colloqui privilegiati con il grande statista Landini che state affiancando in questa rivolta sociale contro il nulla. Una battaglia di sinistra che avete lasciato al nostro movimento, al conservatorismo sociale o alla destra sociale che dir si voglia. Avete votato contro altri benefici accessori – lo dico in italiano perché all’italiano ci tengo – come la detassazione dei premi produttività, i buoni pasto, gli asili nido aziendali, la formazione, i rimborsi carburante. Voterete contro il terzo scaglione dell’Irpef che abbassa al 35% la tassazione ai redditi medio bassi, fino a 40mila euro. Siete contro il taglio del 4% dell’Ires alle imprese che assumono e investono. Troppo abituati a finanziarie carrozzoni improduttivi di vostri amici. Non è vero che aumentiamo le pensioni minime, lo abbiamo già fatto nel 2023 di oltre 90 euro al mese (su 500 è un aumento significativo) l’incremento di 3 euro su cui ciarlate è solo un adeguamento all’inflazione per non vanificare quella misura. Cari pensionati ricordatelo.
Ci dispiace, pensavamo si potesse fare una discussione più produttiva e ordinata perché ci sono cose su cui è dannoso dividersi e inneggiare a presunte rivolte sociali. Noi pensiamo che ci sia per voi un solo piacere: quello di essere vivi, nella menzogna, tutto il resto è miseria. Ce lo dice Cesare Pavese – ha concluso Rampelli – Vi sentite vivi così, a fare un’azione pregiudiziale e a girarvi dall’altra parte quando lo Stato mette la schiena dritta e risponde agli interessi diffusi della comunità nazionale”.