“Questa non è una riforma fiscale ma una vera presa in giro. Chi afferma che per rilanciare occupazione e microimprese sia sufficiente abbassare di un paio di punti l’IRPEF, lasciando invariati i metodi di accertamento, i sistemi sanzionatori, i minimali contributivi obbligatori su artigiani e commercianti, le doppie imposizioni su tredicesime e quattordicesime, i debiti pregressi in mano ad ADE-R senza prevedere una vera sanatoria tombale, vuol dire che non ha mai alzato una serranda in vita sua e non ha la minima idea di cosa significa fare il piccolo imprenditore in Italia”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile del Dipartimento Imprese e Mondi produttivi di Fratelli d’Italia.