Maternità surrogata reato universale: Fdl pone fine al business che sfrutta le donne

A un anno dal primo via libera della Camera,  il disegno di legge per trasformare la maternità surrogata in un reato universale, supera lo scoglio della Commissione Giustizia del Senato. Vietata quindi ovunque, non solo in Italia dove è già illegale e punita con il carcere fino a due anni e una sanzione fino a un milione di euro. La proposta interviene sulla fattispecie penale prevista dall’articolo 12, comma 6, della legge n. 40 del 2004, che punisce con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 600.000 euro a un milione di euro “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità”. Il testo approvato dalla Camera e che viene ad integrare il periodo è il seguente: “Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente sono commessi all’estero, il cittadino italiano è punito secondo la legge italiana”.

Una svolta storica per il centrodestra, se il provvedimento passasse in maniera definitiva, riuscendo a punire chi ha un figlio con la maternità surrogata, anche andando all’estero in un Paese che la consente.

Un provvedimento fortemente voluto e sostenuto da Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni che ne hanno da sempre fatto la loro battaglia. “L’Italia si conferma una nazione all’avanguardia sul fronte dei diritti, contro le nuove forme di sfruttamento delle donne e dell’infanzia. Difendiamo il diritto dei bambini alle proprie origini, il diritto delle donne a non essere sfruttate e mercificate, la salvaguardia delle relazioni solidaristiche e gratuite su cui si fonda la coesione della nostra società», ha commentato la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella.

Una pratica indegna, “un business che permette la commercializzazione del corpo delle donne e dei bambini”, denuncia Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

“Sappiamo bene purtroppo che il ricorso ad esse sia in vertiginoso aumento, diventando un vero e proprio giro d’affari legale, in tutto il mondo, mentre in Italia questo commercio è fortunatamente bandito. Ed è proprio da qui che è nata l’esigenza, sempre più avvertita in ambito nazionale ed internazionale, di condannare la diffusione di tali riprovevoli pratiche. Il provvedimento, che dovrà ora essere calendarizzato, è il risultato di una battaglia di civiltà e libertà, per cui sempre ci batteremo”, conclude Foti.

L’approvazione in Commissione giustizia al Senato del testo di legge presentato da FdI e già approvato alla Camera che considera la maternità surrogata reato universale, è un fatto estremamente positivo”, ha affermato invece il copresidente del gruppo ECR al Parlamento europeo Nicola Procaccini, di Fratelli d’Italia. “Si rafforza il rispetto per le donne e si ribadisce la contrarietà ad ogni forma di mercificazione dei bambini. È una legge laica e giusta che ha avuto anche una importante eco dal mondo cattolico e che pone un limite ad una pratica disumana che non può essere considerata un diritto”, ha aggiunto.

Dure critiche invece, come prevedibile, dalle opposizioni che polemizzano sul provvedimento, definendolo “l’ennesima bandierina propagandistica sulla pelle dei bambini”, come ha dichiarato Ilaria Cucchi, onorevole di Avs. Critiche anche dal gruppo di Bonelli e Fratoianni che considerano la misura “demagogica e inapplicabile”.

Come se difendere il corpo di una donna e di un bambino si possa definire demagogia, il mettere fine ad una pratica così degradante è un dovere, che il partito di Fratelli d’Italia e il Governo Meloni, da sempre difende.

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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