Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni visiterà Nave Amerigo Vespucci e saluterà l’equipaggio domani, 25 gennaio, nella tappa di Gedda. Si tratta della prima visita della premier a bordo dello storico veliero e nave scuola della Marina Militare, partito da Genova l’1 luglio 2023 per un giro del mondo di due anni in cui ha visitato 5 continenti, 30 Paesi toccando 35 porti prima del suo rientro in Mediterraneo.
Con la tappa di Gedda, 33sima del Tour Mondiale, il Vespucci ha superato le 43 mila miglia nautiche, pari a oltre due volte la lunghezza dell’equatore. Per arrivare a Gedda lo storico veliero ha attraversato lo stretto di Bab el-Mandeb scortata dalla Fregata Alpino e dal Cacciatorpediniere Caio Duilio. Durante la sua permanenza a Gedda, Nave Amerigo Vespucci sarà affiancata dal Villaggio Italia, l’esposizione dedicata alle eccellenze italiane che unisce la tradizionale attività di addestramento e di Naval Diplomacy della Nave Scuola Amerigo Vespucci con la promozione delle eccellenze del Made in Italy. All’iniziativa, voluta dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, aderiscono, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, 12 Ministeri.
La trasferta avrebbe lo scopo di incontrare rappresentanti di fondi sauditi per discutere di possibili partnership con società italiane. Nella sua trasferta a Gedda, il presidente del consiglio Meloni, infatti, dovrebbe essere accompagnata da una delegazione in cui rientrerebbero anche rappresentanti di alcune società partecipate dallo Stato.
Fra queste anche SACE, gruppo assicurativo-finanziario direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
SACE, a novembre ha approvato una copertura dell’80% su un finanziamento da 3 miliardi che un pool di banche internazionali concederà alla Neom Company. La società – interamente di proprietà del fondo sovrano dell’Arabia Saudita – è nata con l’unico obiettivo di realizzare un’omonima avveniristica città sulle sponde del Mar Rosso.
Il progetto della città di Neom fa parte del programma Saudi Vision 2030, voluto dal principe ereditario Mohammed bin Salman per slegare l’economia del regno dalle fonti fossili. La nuova metropoli dovrebbe costare almeno 500 miliardi di dollari. La sua realizzazione coinvolge altre società italiane come la Webuild SpA, che sarà impegnata nella costruzione di tre dighe nella località montana di Trojena – una dei cinque macroprogetti che compongono Neom – e di una linea ferroviaria ad alta velocità.