Ieri il summit Ue-Balcani occidentali si è chiuso con una dichiarazione di ampio credito ai Paesi coinvolti, basata sulla convinzione che è tempo di accelerare sia sulle riforme di chi bussa alle porte di Bruxelles, sia sulla nuova composizione di una Ue non più a 27.
“Non stiamo parlando di un allargamento, ma di una riunificazione. Si può allargare un club, ma si riunifica una civiltà”. Ha detto il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al vertice UE-Balcani occidentali, sottolineando l’importanza strategica e culturale dell’integrazione dei Paesi della regione, nell’Unione Europea.
“Cari colleghi, l’Europa è la vostra casa. L’Italia ne è convinta e sarà al vostro fianco in questo percorso. Contate su di noi”. Questo il messaggio chiaro di Giorgia Meloni, che conferma l’impegno italiano a favore di una UE più coesa e forte, non solo nell’interesse dei Balcani, ma dell’intero continente.
“Sfide comuni richiedono soluzioni comuni”. L’Italia si schiera in prima linea per accelerare il processo di adesione.’’ Ha detto Meloni, ribadendo come i legami con i Balcani vadano oltre la semplice prossimità geografica, configurandosi piuttosto come una condivisione di identità e sfide comuni. “Con gli amici dei Balcani occidentali condividiamo non solo la comune appartenenza geografica e identitaria, ma anche, purtroppo, le sfide, che ci riguardano tutti e che pure non fanno distinzione tra chi è nell’Unione Europea e chi no”, ha affermato.
Poi si è scagliata contro la criminalità organizzata, denunciando il traffico di esseri umani e flussi migratori irregolari, problemi comuni che richiedono una risposta condivisa e immediata. “Se i problemi sono gli stessi, dobbiamo affrontarli sempre di più insieme”, ha aggiunto.
Durante il suo intervento, il Presidente del Consiglio ha sottolineato i progressi portati avanti dai Paesi Balcani, “Ora diventa fondamentale riconoscere concretamente i progressi compiuti e premiare gli sforzi fatti”.
Tra i casi citati, la decisione di Albania e Montenegro di fissare un obiettivo temporale per l’adesione, definito come “un segnale di serietà e impegno nelle riforme”. Un plauso poi anche alla Macedonia del Nord, per aver identificato l’adesione all’UE come obiettivo strategico, auspicando progressi concreti anche per la Bosnia-Erzegovina.
“Spero che anche la Bosnia Erzegovina possa presto compiere progressi concreti sulle priorità identificate dalla Commissione” ha detto il Presidente Meloni.
Poi l’appello all’UE, affinché sia data nuova spinta anche al processo di adesione della Serbia, con l’apertura di nuovi capitoli negoziali su “competitività e crescita inclusiva”.
Il Presidente, ha ricordato come la Serbia sia pronta da tempo per questo passo, un punto su cui si è detta in sintonia con Ursula von der Leyen. “Ne va della credibilità dell’intero processo di allargamento basato sul merito, e anche dell’Unione Europea quale attore capace di incarnare una concreta e convincente attrattiva geopolitica”, ha dichiarato Meloni, invitando l’UE a dimostrare la sua serietà.
Il Presidente del Consiglio ha poi posto l’accento sul “Piano per la Crescita”, definendolo una “straordinaria opportunità” sottolineando i benefici concreti dell’appartenenza all’UE.
Vertice NATO: Meloni incontra Zelensky insieme ai leader europei
A seguire, in serata, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha partecipato, su invito del Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ad un incontro con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadendo il suo
“Pieno sostegno all’Ucraina per una pace giusta e duratura”
Presenti anche il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il Premier portoghese Antonio Costa e altri leader europei.
Durante l’incontro, Giorgia Meloni ha riaffermato la posizione chiara e decisa dell’Italia a sostegno dell’Ucraina, ribadendo l’impegno del Paese per la difesa della sovranità e dell’integrità territoriale ucraina.
L’Italia al fianco di Kiev in difesa del diritto internazionale
L’Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7, ha sottolineato l’importanza di perseguire una soluzione diplomatica basata sul rispetto del diritto internazionale e sui principi della Carta delle Nazioni Unite.
“L’obiettivo comune – ha spiegato Meloni – è costruire una pace giusta e duratura”, sottolineando come questa possa essere raggiunta solo nel rispetto dei diritti internazionali e della libertà dei popoli.
Un incontro che segna un’ulteriore passo per rafforzare la coesione tra i Paesi europei e la NATO nella gestione del conflitto ucraino e nella ricerca di una soluzione condivisa.