Eccoci di nuovo a riportare le parole di un importante quotidiano che fa il suo elogio a Giorgia Meloni. Da tutto il mondo hanno notato che il lavoro svolto dalla premier italiana, i risultati raggiunti, il modo in cui riesce a risolvere situazioni delicate, le continue smentite a parole e nei fatti alle fake news sul suo conto, la capacità di dialogo anche con i più grandi leader al mondo, sono qualcosa fuori dall’ordinario. Tutte doti che, secondo Politico, non la rendono seconda a nessuno: Giorgia Meloni è stata consacrata la “persona più potente in Europa”.
Prima di tutto per il suo essere riferimento principale e imprescindibile degli Stati Uniti nel Vecchio Continente, ponte e punto di incontro naturale tra la nuova gestione Trump e la Commissione di Ursula von der Leyen: “Chi chiami se vuoi parlare con l’Europa? – ci si chiede su Politico -. Se sei Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e consigliere chiave del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il numero che componi appartiene a Giorgia Meloni”. Lei, il primo Presidente del Consiglio donna in Italia, ha ribaltato tutte le aspettative: “Meloni ha fatto notizia in tutto il mondo quando è diventata la prima donna primo ministro d’Italia, ma pochi hanno previsto che sarebbe durata a lungo in carica. Gli esperti si aspettavano che le lotte intestine dividessero inevitabilmente la sua coalizione di governo dei partiti di destra, e c’era poco appetito per lei a Bruxelles”. Invece, “negli ultimi due anni Meloni ha consolidato il suo governo come uno dei più stabili che siano esistiti nell’Italia del dopoguerra”.
Leadership e doti riconosciute
Meloni è un “alfa”. E per rafforzare tale tesi, Politico riprende l’episodio dello “stronza” pronunciato dal governatore campano De Luca e dell’encomiabile risposta della premier: “La clip dello scambio tra un De Luca visibilmente snervato e una Meloni fredda come il ghiaccio, che è diventato rapidamente virale in Italia, ha rafforzato l’immagine del primo ministro come un “alfa” che parla dritto e che, nonostante sia fisicamente minuto, riesce ancora a sormontare i suoi rivali”. Si parla della sua capacità di dialogo riprendendo l’episodio di quando “ha usato la sua influenza per convincere l’ungherese Orbán ad approvare un pacchetto di aiuti critico di 50 miliardi di euro per l’Ucraina, guadagnandosi elogi dagli alti funzionari”. Mentre il suo pragmatismo ha ridotto gli sbarchi in Italia e in Europa. E in effetti in pochi hanno capito le potenzialità di Meloni: tra questi, c’è sicuramente Ursula von der Leyen che, malgrado il voto contrario di Fratelli d’Italia a luglio per la sua rielezione, ha comunque riservato all’Italia e ai conservatori un posto di rilievo come la vicepresidenza esecutiva per Raffaele Fitto. Un articolo, quello di Politico, con cui il quotidiano bacchetta indirettamente la mancanza di pragmatismo, l’ideologia e i fallimenti dei grandi governi perbenisti dei nostri giorni: da Olaf Scholz a Pedro Sanchez fino a Emmanuel Macron. Tutti soppiantati dalla forza e dalla tenacia di Giorgia Meloni.
Risultati che hanno consentito a Meloni di creare un’immagine forte a livello internazionale: “I venti politici stanno riempiendo le vele di Meloni. Con i tradizionali attori di potere a Parigi e Berlino effettivamente fuori servizio, il primo ministro italiano sta beneficiando di un vuoto di potere che le lascia spazio per portare avanti le sue politiche”. Anche e soprattutto per questo la premier può essere davvero un punto di riferimento per gli Usa in Europa.