«Nel caso si immaginasse (il Governo Conte n.d.r.) di volerci trascinare nel loro fallimento, che di questo si parla, pongo tre condizioni. Primo, servono regole di ingaggio trasparenti, chi fa cosa e come. Secondo, il governo deve ammettere che l’efficacia della propria azione è stata nulla e abolire i provvedimenti sbagliati. Terzo, va stabilito fin d’ora, con garanzia del capo dello Stato, che appena usciti dall’immediata emergenza si torna a votare».
Così il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un’intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera.
«Lo abbiamo detto e scritto, da mesi – ha aggiunto la Meloni chiedendo: test rapidi a tappeto per il tracciamento, anche operati da farmacisti; trasporti pubblici potenziati con pullman privati, con taxi collettivi anche degli Ncc; per le scuole termoscanner e non banchi a rotelle, tensostrutture, spazi da chiedere ai privati; sanificazione a spese dello Stato. E soprattutto stabilire un ordine di priorità».
«Protestare contro il governo – ha concluso – deve restare legittimo, senza violenza, ma pretendendo soluzioni all’altezza della situazione».
L’intervista integrale è disponibile qui.