“La visita di Giorgia Meloni in Egitto testimonia, ancora una volta, il concreto impegno del Governo italiano per contrastare il traffico migratorio illegale nell’ottica di aiutare gli Stati di origine e quelli di transito e, di conseguenza, far cessare gli sbarchi clandestini”. Sono queste le parole di Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri Difesa al Senato della Repubblica, rispetto alla visita di Giorgia Meloni in Egitto.
“Proprio come avvenuto con la Tunisia – chiarisce Barcaiuolo – la cooperazione con l’Egitto nell’ottica del Piano Mattei mostra la responsabilità di un Governo che vuole gestire l’immigrazione in modo controllato e responsabile, proteggendo le frontiere italiane. Dopo i dati positivi dei primi due mesi dell’anno, che hanno visto un calo degli sbarchi del 70% sulle coste italiane, mi auguro che gli accordi di oggi possano garantire stabilità nel lungo periodo per entrambe le nazioni”.
“Venendo al fronte internazionale – prosegue il senatore – oggi l’Egitto gioca un ruolo decisivo nell’equilibrio di un Medio-Oriente lacerato dal conflitto tra Israele e Gaza e dagli attacchi degli Houthi. A tal proposito, la dichiarazione congiunta che pone le basi per un partenariato strategico tra Ue ed Egitto e vede un pacchetto di aiuti da 7,4 miliardi di euro per la nazione africana rappresenta una svolta importantissima nell’ottica del mantenimento di pace e stabilità. L’incontro di oggi rafforza notevolmente la posizione dell’Italia nello scacchiere del Mediterraneo e garantisce grande prestigio a livello internazionale”.
“Mi preme, infine, sottolineare – conclude Barcaiuolo – che, durante l’incontro, il presidente del Consiglio Meloni e il Presidente al-Sisi hanno concordato di stabilire un partenariato tra Italia ed Egitto nel contesto di grandi progetti agricoli e di bonifica, finalizzati a stabilire una ‘model farm’, e a trasferire le più innovative tecnologie italiane nel settore per contribuire alla sicurezza alimentare della Nazione. In una giornata storica come quella di oggi, l’Italia dimostra ancora una volta di avere a cuore la stabilità del Medio-Oriente”.