Meloni: Non chiacchiere ma risultati concreti con Paesi Golfo e ricadute importanti per il Sistema Italia

Il bilancio del suo ultimo tour all’estero è più che positivo. Nel Golfo “non per visite di cortesia ma per portare a casa risultati concreti” e con ricadute importanti per il Sistema Italia.
Giorgia Meloni, dopo la trasferta in Bahrein per il bilaterale con re Hamad bin Isa Al Khalifa, risponde a chi mette in dubbio la sua coerenza visto che Riad, non più di qualche anno fa, era stata più volte oggetto di aspre polemiche per il mancato rispetto dei diritti. Ma il percorso di avvicinamento tra Roma e Riad negli ultimi due anni ha effettivamente avuto un’accelerazione.
“Questo perché – ha spiegato il presidente del Consiglio – “siamo focalizzati sul Mediterraneo allargato e nel Mediterraneo allargato, ovviamente, le nazioni del Golfo assumono una centralità strategica e l’Arabia Saudita e’ un attore di primo piano”.

Nel 2023 e nel 2024 si sono tenute diverse visite che hanno coinvolto delegazioni ad alto livello dei due Paesi. La missione di questi giorni avrebbe dovuto svolgersi già la primavera scorsa, ma poi fu rimandata per motivi di opportunità politica anche sull’onda della clamorosa morte dello scrittore saudita Jamal Khashoggi.

Ma oggi, con due guerre ancora in corso e una possibile disputa commerciale alle porte, un surplus di realpolitik può giovare. Al Paese e alla sua economia.
E infatti, “l’Italia, nello specifico ha scelto qui in Arabia Saudita di elevare il livello della nostra collaborazione al partenariato strategico” con un consiglio di cooperazione che si riunirà periodicamente per registrare come sta avanzando il lavoro comune sulle materie prioritarie individuate.

Ambiti che vanno dai progetti per il green e le rinnovabili, a quelli per la difesa, passando per l’incentivazione degli investimenti reciproci fino ai progetti che coinvolgono l’archeologia e le istituzioni museografiche.
“E il valore delle intese – tra intese governative e intese che sono state sottoscritte anche tra enti pubblici privati – viaggia intorno ai 10 miliardi di euro”, non briciole insomma, ha evidenziato la premier.

Sono le nuove sfide geopolitiche, secondo Meloni, a giustificare il lancio di quella che lei considera “una fase nuova della cooperazione strategica” con Riad. C’è sicuramente bisogno di rinforzare il lavoro sul Continente africano, dove l’Italia è fortemente impegnata con il suo Piano Mattei. Ma urge anche stabilizzare il Medio Oriente il che significa, sottolinea Meloni, costruire le basi per una soluzione dei due stati ma anche riprendere il processo di normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele che fu drasticamente interrotto con l’attacco di Hamas del 7 ottobre. “Una questione chiave”, ha detto, osservando come anche il riavvicinamento di Riad a Tel-Aviv “può facilitare questo percorso”.

Riad, secondo Meloni, può giocare un ruolo positivo anche nell’affrontare con il giusto approccio il problema dei profughi, che non interessa solo i palestinesi ma anche i siriani: “sono oltre 1,4 milioni, rammenta la premier, quelli sfollati in Giordania”.
E, poi, spingendo l’analisi dalla politica alla difesa, il presidente del Consiglio ha confermato che Riad ha già imboccato un percorso di avvicinamento ai partner del Gcap, il progetto multinazionale di Giappone, Italia e Regno Unito per sviluppare i caccia multiruolo di sesta generazione.

Un coinvolgimento del Paese nel programma “è possibile – ha sottolineato – ma non immediato”. Ma Roma, lascia intendere, cercherà di favorire l’avvicinamento di Riad al programma cosa che implica anche un “avvicinamento delle sue capacità industriali nel settore difensivo”.
Anche la prima visita della premier in Bahrein, Paese in cui l’Italia sta costruendo relazioni bilaterali sempre più forti, si è conclusa positivamente sia sul fronte politico che su quello economico.

La premier Meloni ha infatti interloquito sulle principali questioni regionali, tenendo conto poi che proprio il Bahrein quest’anno è presidente di turno della Lega Araba. Il presidente del Consiglio ha poi approfondito il tema del dialogo interreligioso, rispetto al quale il Bahrein ha assunto un importante ruolo a livello internazionale, e discusso di risposte comuni alla sfida delle migrazioni, anche attraverso il Processo di Roma su migrazioni e sviluppo. I colloqui hanno infine permesso di confrontarsi sull’approfondimento delle relazioni bilaterali e in particolare sulla promozione degli investimenti reciproci con l’obiettivo di creare nuovi strumenti che possano aumentare il flusso economico finanziario.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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