Ambiente, De Carlo: “Basta bugie, nessun taglio indiscriminato dei boschi. Interventi sempre nel rispetto delle norme esistenti”

“Trovo assurdo che dopo quattro mesi ci sia ancora chi – e parlo soprattutto del mondo politico – non ha capito il senso di una norma: con il Decreto Asset abbiamo alleggerito la burocrazia, non abbiamo dato il via libera a nessun abbattimento di alberi. Parliamo di una norma che, al netto di chi critica per partito preso con accuse ideologiche senza fondamento, ha raccolto tra le tante l’apprezzamento di FederForeste, del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, dei sindacati dell’agricoltura, ma anche di studiosi di livello come Mauro Agnoletti, titolare della Cattedra UNESCO sui Paesaggi del Patrimonio Agricolo presso l’Università di Firenze, e il dottor Raoul Romano, ricercatore dell’Osservatorio Foreste Centro Politiche e bioeconomia del CREA”: così il senatore e presidente della IX Commissione – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Luca De Carlo, sulle polemiche relative all’eliminazione della doppia autorizzazione per gli interventi in alcuni boschi del territorio.
“Ribadisco: tutti gli interventi restano subordinati al rispetto delle normative vigenti, da quelle forestali a quelle urbanistiche, e soprattutto devono essere effettuati nel rispetto dei piani paesaggistici. Con questa norma abbiamo semplicemente eliminato un incomprensibile eccesso di regolazione ed esteso ad altri la deroga già prevista per alcuni boschi che, per effetto di un atto amministrativo, sono stati fatti rientrare tra le bellezze naturali. Un bosco è un ecosistema vivente e come tale va considerato e gestito a prescindere da come viene “catalogato” in base a norme. Gli interventi di ordinaria manutenzione come il taglio colturale non comportano alcuna trasformazione definitiva dello stato dei luoghi, ma solo una modificazione temporanea necessaria peraltro a mantenere le superfici boscate in buono stato di salute. Lo dimostra il fatto che dove da anni opera la deroga non si e’ registrato alcuno “scempio””.
“Non c’è in Europa una normativa più stringente di quella italiana in questo campo: l obiettivo principale e’ la conservazione degli ecosistemi, tanto che negli ultimi 20 anni è certificata la progressiva crescita in termini di qualità e di estensione dei boschi. Senza considerare che la richiesta di autorizzazione al taglio presentata alle Sovrintendenze in oltre il 95% dei casi si e’ tradotta in un semplice – ma lunghissimo nei tempi – “silenzio assenso”, senza alcun reale rafforzamento della tutela.
Accusare poi questo Governo, che ha approvato norme come quelle sulle Tecniche di Evoluzione Assistita e sul Carbon Farming, di voler contrastare le norme sul clima mi sembra francamente fuori luogo, per essere gentile”, continua De Carlo.
Infine, una battuta su Giovanni Storti, il comico protagonista di un video su Instagram in cui criticava il provvedimento: “Posso dire che ha tanto torto nell’aver scelto le sue fonti di informazione su questa questione quanta ragione nella sua fede calcistica. Visto che ha registrato il video sulle montagne innevate, lo invito volentieri a casa mia a Calalzo di Cadore, tra le Dolomiti, e prima di guardarci una partita della nostra Inter posso spiegargli realmente – dati e testi alla mano – come stanno le cose”.

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