Sulla questione dei mercati nel weekend, il Governo gioca allo scaricabarile e lascia spazio ad interpretazioni arbitrarie e difformi. Nel nuovo decreto, infatti, si dispone la chiusura dei centri commerciali e delle attività merceologiche da banco, ad accezione delle categorie alimentari, anche se all’aperto.
Ma la cosa incredibile è che nella stessa Toscana i provvedimenti vengono attuati in maniera diversa, scatenando una guerra metropolitana senza esclusione di colpi. Mentre a Firenze sembra si scelga la via della chiusura, a Sesto Fiorentino, Scandicci e altri Comuni si preferisce quella dell’apertura.
Palazzo Vecchio ha provocato le ire delle associazioni di categoria che si dicono deluse e frustate dall’ennesima delibera economicida e che aggiunge caos al caos. La decisione, se confermata, infatti, suona più come un provvedimento punitivo e non come una misura di sicurezza necessaria, visto che i banchi degli ambulanti sono all’aperto, hanno la possibilità di garantire le norme sanitarie e il distanziamento.
Ci chiediamo come si possa essere tanto sprovveduti da non comprendere che tutta questa vaghezza sta mettendo in ginocchio un intero paese e riducendo gli italiani alla fame.