Mieli, Rampelli (FdI): Domanda “Lei è ebrea?” aggrava il clima contro le Comunità ebraiche italiane, solidarietà alla senatrice

“Non mi è mai capitato che un giornalista chiedesse se fossi cattolico, quasi a screditare la mia risposta, tanto meno all’interno di una conversazione su un conflitto, a voler insinuare un collegamento. Ritengo la domanda posta alla senatrice Ester Mieli dal conduttore di Radio Anch’io una terribile distrazione, una caduta di stile che purtroppo in questa fase incrocia con fenomeni di antisemitismo diffuso, intolleranza e violenza di cui si sta rendendo protagonista la sinistra radicale in tutta Italia, discriminazione di personalità appartenenti alla religione ebraica che risultano ancora più pericolose per la mancata condanna del principale partito di opposizione tanto solerte a chiedere (e ottenere) prese di distanza da fenomeni di violenza di segno opposto quanto reticente a fare altrettanto. Purtroppo, forse involontariamente da parte di Zanchini, quella domanda sull’appartenenza alla religione ebraica si aggiunge e aggrava il clima assurdo che si è creato in queste settimane contro le comunità ebraiche italiane fino a ipotizzare il divieto indirizzato alla Brigata ebraica di partecipare alle celebrazioni del 25. La mia solidarietà a Ester Mieli e l’invito a al giornalista Giorgio Zanchini a scusarsi”.

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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