“La sentenza n. 17510 della Corte di Cassazione conferma in modo inequivocabile la legittimità dei trattenimenti nei Cpr in Albania, riconoscendo piena validità giuridica al Protocollo con Tirana anche per i soggetti che presentano domanda d’asilo. Si tratta di un passaggio fondamentale per ristabilire chiarezza giuridica, dopo mesi di sentenze — a volte creative e pretestuose — da parte di alcune Corti d’Appello che, di fatto, hanno ostacolato l’efficacia delle politiche di rimpatrio previste dal Governo”. Lo dichiara il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa al Senato. “La Cassazione – prosegue il senatore – ha sancito che anche ai richiedenti asilo trattenuti nei centri albanesi si applicano le stesse disposizioni previste in Italia. Una conferma che va nella direzione tracciata dall’emendamento voluto dalla collega Sara Kelany, che ha chiarito la coesistenza tra domanda d’asilo e procedura di espulsione, a garanzia di legalità ed efficienza. Chi fino a qualche giorno fa parlava di gravi violazioni del diritto europeo e di trattamenti inaccettabili, e si stracciava le vesti pur di rimettere in libertà soggetti chiaramente pericolosi, oggi dovrebbe avere l’onestà di scusarsi con gli italiani”. “Il nostro obiettivo è proteggere la sicurezza nazionale, combattere l’immigrazione illegale e assicurare regole chiare per tutti. La decisione della Suprema Corte è una vittoria che ribadisce la bontà delle scelte del Governo Meloni, in particolare quella degli accordi con l’Albania, che sono già stati riconosciuti come un modello vincente da tutta l’Europa”, conclude Barcaiuolo.