“La decisione della sezione immigrazione del Tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento dei migranti presso il centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader, in Albania, oltre ad essere un chiaro atto di sabotaggio contro gli interessi nazionali, è l’ennesima conferma della politicizzazione della magistratura. Non a caso tra i giudici responsabili di questa sentenza troviamo la nota toga rossa Silvia Albano, le cui posizioni apertamente pro immigrazione di massa sono tristemente note. In un contesto in cui l’Italia e l’Europa si trovano ad affrontare crescenti sfide legate all’immigrazione, sia dal punto di vista logistico che della sicurezza, tale decisione solleva gravi interrogativi sulla capacità del nostro sistema di giustizia di garantire la protezione delle frontiere e l’attuazione delle politiche di rimpatrio. Le scelte delle istituzioni giudiziarie dovrebbero favorire la tutela dei cittadini e non indebolire le strategie di controllo migratorio. Questa sentenza rischia di dare un segnale sbagliato sia ai migranti irregolari che ai trafficanti di esseri umani, i quali potrebbero sentirsi ulteriormente incoraggiati a sfruttare le vulnerabilità del sistema italiano”.
Lo ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, Grazia Di Maggio.