La sinistra europea dice basta all’immigrazione incontrollata. Il tempo dell’accoglienza indiscriminata è terminato, l’Europa segue il modello Meloni e punta sulla sicurezza dei confini per evitare altri casi Solingen. Sono in primis i cittadini a richiedere maggiore attenzione riguardo i flussi migratori che spesso, se non controllati, portano nei paesi europei soggetti pericolosi, appartenenti al radicalismo islamico. Negli ultimi 20 anni sono stati numerosi gli attentati rivendicati da gruppi terroristici nelle città europee, dalle bombe di Madrid agli attentati di Londra e Parigi. In più casi gli attentatori hanno urlato “Allah Akhbar” mentre si scagliavano su civili inermi. Ora Germania e Gran Bretagna, nazioni guidate da governi di sinistra, decidono di seguire la linea tracciata da Giorgia Meloni, stretta all’immigrazione selvaggia che favorisce i trafficanti di uomini, non permette ai migranti di integrarsi spingendoli nelle mani della criminalità organizzata che può sfruttare manodopera a basso costo, senza dimenticare la piaga del caporalato e, per l’appunto, il pericolo islamista che si annida nell’immigrazione clandestina.
Bagno di realismo per il campo progressista
Il cancelliere socialdemocratico tedesco, Olaf Scholz, dopo l’attacco rivendicato di Solingen rivendicato dall’Isis, ha annunciato nuove e stringenti misure per espellere “coloro che non possono e non devono rimanere in Germania”. Scholz ha ricevuto l’appoggio dei Verdi, da sempre favorevoli al diritto d’asilo senza distinzioni: “serve un considerevole indurimento della politica della sicurezza”. Un bagno di realismo per il campo progressista che ha coinvolto anche la sinistra britannica, il nuovo primo ministro laburista, Keir Starmer, ha presentato un pacchetto di misure restrittive contro l’immigrazione illegale. “Stiamo adottando misure forti e chiare per rafforzare la sicurezza alle nostre frontiere e garantire il rispetto e l’applicazione delle regole”, ha dichiarato il ministro degli Interni Yvette Cooper. Linea della fermezza sostenuta da Fratelli d’Italia, con il responsabile del dipartimento Immigrazione, Sara Kelany, che dichiara: “Il problema del separatismo islamico e delle sacche di radicalizzazione è un problema che riguarda tutta Europa, dalla Francia, che ha dovuto approvare una legge contro il separatismo religioso, fino alla Germania, ci si rende sempre più conto del fatto che la politica dell’immigrazione indiscriminata e senza regole costituisce un problema di sicurezza dei cittadini. Oggi anche i governi degli stati europei a trazione progressista seguono il modello del governo Meloni, solo la sinistra italiana non si arrende all’evidenza: l’immigrazione irregolare va combattuta con forza”.
L’antisemitismo si incontra con il radicalismo islamico
Per anni l’Italia, essendo il principale hotspot nel Mediterraneo, ha dovuto fare ciò che l’Unione Europea si è dimenticata di affrontare, ovvero decidere chi aveva diritto a restare in Europa e chi non l’aveva. Peccato che l’Unione abbia sempre chiuso un occhio verso l’immigrazione irregolare, permettendo a chi non ne aveva diritto di restare in Europa. Questo fino all’arrivo di Giorgia Meloni che si è scagliata contro l’immigrazione clandestina, un male assoluto che va combattuto ad ogni costo. Ecco che in Europa si sono accorti, finalmente, del pericolo dell’accoglienza a tutti i costi e ora si corre ai ripari in tutte le Nazioni europee: si aumentano i controlli, si facilitano le espulsioni degli irregolari e si cercano accordi con i Paesi d’origine per evitare che i migranti partano su imbarcazioni di fortuna rischiando la morte.
Nel 2024 tutti si sono accorti del pericolo islamico, dell’estremismo che viene coltivato nelle moschee abusive, dove gli islamici moderati non sono ben accetti, dove le donne sono sottomesse, chiuse in recinti perché “distraggono” gli uomini durante la preghiera, costrette a coprirsi integralmente e a sottostare a regole medievali per soddisfare le volontà dei mariti. Quell’estremismo che vede l’Occidente come il male assoluto e crea una cultura sotterranea che sfocia nel terrorismo.
Gli unici a non aver capito le problematiche che porta l’immigrazione incontrollata sono i membri della sinistra italiana, troppo impegnati a cercare di far cadere il governo Meloni per accorgersi che il radicalismo islamico è un pericolo quantomai attuale, alimentato dalle proteste pro-Palestina che confondono i civili di Gaza con Hamas (il cui unico obiettivo è di distruggere Israele). Antisemitismo latente che non viene condannato da PD e Avs che inevitabilmente, si incontra con il radicalismo islamico.