“Non sorprende, ma semmai indigna, il ricorso politico, brandito come clava, da parte dei Cinque Stelle alla magistratura. L’atto depositato da un’ampia delegazione grillina alla Corte dei Conti sui trasferimenti dei migranti al Centro di ospitalità temporanea in Albania diventa così il terreno per sperimentare una nuova accusa di colpa grave o dolo, adesso contabile, grazie all’assist ben fornito da quella parte di magistratura, all’opposizione del governo di Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi aveva silurato il progetto nato fra la cooperazione dei governi sulle due sponde dell’Adriatico. Riecheggiano le parole scritte dal sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello, all’indomani dello stop del tribunale di Roma alla permanenza dei migranti nei centri albanesi: ‘Meloni oggi è un pericolo più forte di Berlusconi. Dobbiamo porre rimedio’. La palla la rilancia in tempo reale alla Corte dei Conti proprio il Movimento Cinque Stelle con un perfetto tempismo e sorprendente triangolazione. La Corte dei Conti era l’ultima frontiera inesplorata. Ora viene tirata in campo da chi usa la magistratura come uno strumento di lotta politica. Tutto questo ormai sta divenendo insopportabile”.
Lo ha dichiarato Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Affari Costituzionali alla Camera.