Scoppia il caso intorno all’accordo tra Italia e Albania di cui tanto si parla nelle ultime ore, anche e soprattutto grazie all’interesse mostrato dall’Unione europea e dagli Stati membri: letteralmente mezza Europa osserva con ammirazione la “soluzione innovativa” ideata dal Governo Meloni, che porta a gestire l’immigrazione e i rimpatri al di fuori del confini nazionali, in territorio di Paesi extracomunitari. E mentre nelle conclusioni del Consiglio europeo di queste ore si legge, nella sezione dedicata all’immigrazione, si chiede “una maggiore cooperazione con i paesi di origine e di transito, attraverso partnership globali reciprocamente vantaggiose, per affrontare le cause profonde e combattere la tratta e il contrabbando al fine di prevenire la perdita di vite umane e le partenze irregolari”, lo “sgambetto” all’ottima figura fatta dall’Italia arriva proprio dalla nostra sinistra connazionale, da chi si è sempre dimostrato contro gli interessi collettivi della Nazione per soddisfare quelli della propria parte politica.
La denuncia, in questi minuti, è arrivata proprio da Giorgia Meloni in persona, tramite i suoi profili social: secondo la premier, “Pd, M5S e AVS hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo se intende aprire una procedura di infrazione contro l’Italia per l’accordo sui flussi migratori con l’Albania”. Una mossa del tutto priva di senso: forse mai, prima di oggi, si erano visti partiti richiedere una procedura di infrazione contro la loro stessa Nazione, a danno del proprio Stato di appartenenza, dei propri cittadini e dei propri elettori. Un paradosso bello e buono, difficile in realtà da comprendere pure nell’ottica del conflitto politico: qual è l’opportunità di richiedere una procedura di infrazione, dunque delle sanzioni? Qual è il vantaggio? Nelle sue parole, sembra basita anche la stessa premier: “Avete capito bene – scrive –: alcuni partiti italiani stanno più di fatto sollecitando l’Europa a sanzionare la propria Nazione, i propri cittadini con il solo obiettivo di colpire praticamente questo governo. Una vergogna che non può passare inosservata”.
La decisione del tribunale di Roma
Un annuncio che segue di qualche minuto la decisione del tribunale di Roma di non convalidare i provvedimenti di trattenimento dei 16 migranti arrivati in Albania. E oltre il danno, la beffa: adesso i migranti dovranno essere riaccompagnati in Italia. Il motivo? “L’impossibilità di riconoscere come Paesi sicuro gli Stati di provenienza delle persone trattenute”. Si tratta di migranti provenienti da Egitto e Bangladesh, che però figurano correttamente nella lista dei Paesi sicuri stilata dall’esecutivo. Nella pronuncia viene inoltre citata la sentenza della Corte di Giustizia europea che, però, si riferisce a Repubblica Ceca e Moldova. “Assurdo!” è il commento di Fratelli d’Italia sui social: il partito della premier lancia l’attacco: “In aiuto della sinistra parlamentare arriva quella giudiziaria” a causa dell’operato di “alcuni magistrati politicizzati”. Duro anche il commento di Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione: “Ormai – ha detto – è palese che alcuni magistrati non abbiano più chiaro il confine tra professione e militanza politica”. Secondo Kelany, infatti, “tra i giudici che hanno preso la decisione c’è anche Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica, salita agli onori delle cronache perché sul proprio profilo social rilanciava raccolte fondi in favore delle Ong del mare”. Una decisione che, per Kelany, è “un insulto ai cittadini che si sono espressi chiaramente con il loro voto e hanno chiesto a questo governo di contrastare l’immigrazione illegale di massa e di far rispettare le regole”. Dello stesso parere anche Ignazio La Russa: “Sono rimasto molto stupito, ma non voglio commentarlo perché lo stupore supera ogni commento”.
Enrico, mi piaci perché sei ottimista! Io sono vecchio e l’ottimismo l’ho perso dopo la scomparsa del povero Silvio. Sua mamma glielo aveva detto: “te ne faranno di tutti i colori!” e così fu. Benvenuto nel “Califfato unito d’Europa”. Israele è solo (e meno male che c’è) l’avamposto dell’occidente. Spazzato via quello, quanti km rimangono per arrivare in Italia? Questi idioti sinistroidi non li sopporto più e spengo anche la TV!
Questi quattro burattini bravi solo a dire menzogne trasmesse quotidianamente al telegiornale, devono sapere che i magistrati rossi che emettono sentenze politicizzate non sono altro che fertilizzante per la crescita di correnti estremiste di segno opposto. Sappiamo bene che l’obiettivo primo della sinistra è la morte della cultura e tradizioni italiane, tutto il resto per loro conta un fico secco. Quando saremo schiavi della Cina o di qualche altro regime e avremo maggioranza islamica saranno soddisfatti. Cosa è la pace per loro? : “chi si difende deve deporre le armi” (altrimenti come facciamo a diventare schiavi?)