Milano. Almici (FdI), memoria Ramelli e vittime odio politico sia simbolo di pace

“Condanno con fermezza l’ennesimo atto di vandalismo che ha colpito il murale dedicato a Sergio Ramelli, imbrattato con scritte ingiuriose nella notte appena trascorsa. Questo murale, realizzato nel 2004 con il contributo di Azione Giovani, sorge nel punto esatto in cui, nel 1975, Sergio Ramelli, giovane studente di destra, fu brutalmente aggredito da un gruppo di studenti di Avanguardia Operaia, morendo dopo 47 giorni di agonia. Questo atto di vandalizzazione si inserisce in una lunga serie di aggressioni alla memoria storica, che non rappresentano solo un atto di intolleranza, ma anche un tentativo di cancellare il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per le proprie convinzioni. La violenza e l’odio che animano simili gesti non devono avere alcuno spazio nella nostra società, e non ci lasceranno intimorire. La memoria di Sergio Ramelli, come quella di tutte le vittime dell’odio politico, deve rimanere un simbolo di pace e di riflessione storica. La sua morte è stata una ferita profonda nella nostra comunità, e non permetteremo che il suo ricordo venga oscurato da chi tenta di usare la memoria come strumento di divisione. Questo triste episodio avviene a pochi mesi dal cinquantesimo anniversario della morte di Ramelli, un’occasione che vogliamo dedicare alla riflessione, non alla provocazione. Fratelli d’Italia si impegna a mantenere viva la memoria di tutti coloro che, come Sergio, sono stati vittime di violenza politica, perché solo conoscendo e rispettando la nostra storia possiamo costruire una società più giusta e pacifica. Chiedo che i responsabili di questo atto vile vengano identificati e puniti con la massima severità, affinché simili gesti non si ripetano mai più”.

Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Cristina Almici.

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