Milano, Maullu (FdI): escalation violenza frutto di una subcultura a cui la città è estranea

“Il susseguirsi dei disordini scoppiati nella periferia di Milano ci pongono di fronte a una vera e propria emergenza per la sicurezza della città. Nella notte di domenica, la morte di un giovane che sfuggiva ai carabinieri, guidando un motorino senza casco, ha dato il via ad azioni di devastazione e di resistenza alla forza pubblica, da parte di bande di immigrati di prima e seconda generazione. Un’escalation di violenza e mancato rispetto delle istituzioni che non lascia sorpresi, perché le avvisaglie c’erano tutte al Corvetto, così come in altri quartieri della città, che man mano negli anni hanno assunto le caratteristiche delle banlieue francesi.  

Sono il frutto di un’immigrazione senza regole, di un’edilizia popolare che ha saturato questi complessi residenziali, riunendo persone provenienti dalla stessa area del mondo e creando le condizioni per lo sviluppo di una subcultura lontana dei nostri valori.

Assistiamo al proliferare di gang giovanili, alla crescita dell’integralismo religioso, con la marginalizzazione del ruolo della donna e all’affermazione di un modello islamico in una città europea come Milano. 

Ciò che sta accadendo è inaccettabile, è la punta dell’iceberg di qualcosa di più profondo che ha avuto espressioni nelle manifestazioni a favore di Hamas delle scorse settimane. Il sindaco e le amministrazioni di sinistra che si sono susseguite alla guida di Milano hanno precise responsabilità rispetto a un modello ‘di integrazione’ che ha fallito completamente. Cos’altro deve accadere prima che venga garantita la sicurezza ai nostri cittadini?”

Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Stefano Maullu.

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