Milano: nonnine delle case popolari costrette a pagare la luce ai rom abusivi.

Via Bolla, periferia nordovest di Milano, quartiere Gallaratese, Italia.
O quanto meno un tempo era così. Ora invece è una via completamente abbandonata a se stessa dove i rom fanno quello che vogliono, impuniti dalle autorità. Occupazioni abusive, una serie illimitata di soprusi ai danni degli italiani che abitano qui, la minoranza ormai: un terzo degli inquilini al civico 42 è abusivo ed è rom. L’Aler non ha fondi per ristrutturare e le famiglie regolari sono abbandonate al degrado. E sono anche rassegnate perchè non possono cambiar casa e convivono col dilagare delle occupazioni rom, le intimidazioni, i danneggiamenti, i piccoli soprusi quotidiani.
E adesso, come riporta il Corriere della Sera, un episodio che ha dell’incredibile:
Qui vivono due anziane signore di 89 e 92 anni. Un giorno arriva la bolletta di A2a, che fa sobbalzare una delle due signore… praticamente raddoppiata. Inspiegabilmente visto che nulla ha cambiato delle proprie abitudini, eppure sulla carta i «suoi» consumi sono più che raddoppiatio e il costo che gli viene addebitato è salito veritiginosamente. Perché?
La risposta si trova qualche piano più in basso, nello stesso palazzo di via Bolla, nei locali di servizio, dove qualcuno degli abusivi ha fatto una precaria derivazione dai cavi e letteralmente «succhia» per il proprio appartamento l’elettricità della donna anziana che vive lì sopra. Il «furto di energia elettrica» è un reato previsto dal codice penale e si potrebbe evitare, ancor prima che con una denuncia, con una semplice opera di prevenzione. È quel che alcuni inquilini anziani e regolari di via Bolla (sono più d’uno nella stessa situazione) hanno chiesto con insistenza all’Aler, poi all’A2a, nella speranza d’avere una risposta e un aiuto, e quando si sono trovate di fronte al silenzio hanno girato le stesse comunicazioni alla consigliera regionale del Pd, Carmela Rozza. Potrete immaginare voi stessi, con quali risultati..
Si continua ad andare avanti comunque, e non c’è neppure più rabbia, ma impotenza e rassegnazione di chi continua a rimanere indifeso di fronte a tanta prevaricazione. E adesso quindi siamo a riportarvi questa insopportabile prevaricazione ai danni di una persona anziana. Un furto, l’ennesimo, che rimarrà impunito.

Letizia Giorgianni
Letizia Giorgianni
O te ne stai in un angolo a compiangerti per quello che ti accade o ti rimbocchi le maniche, con la convinzione che il destino non sia scritto. Per il resto faccio cose, vedo gente e combatto contro ingiustizie e banche. Se vuoi segnalarmi qualcosa scrivimi a info@letiziagiorgianni.it

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