“Se non si è animati da uno spirito anti israeliano o anti palestinese preconcetto la lettura di quanto sta accadendo nella striscia di Gaza è più facile di quanto non si possa immaginare.
La soluzione avanzata immediatamente dall’Italia di due popoli in due Stati sarebbe congeniale se non trovasse un ostacolo oggettivo in Hamas che contiene nel proprio statuto la distruzione dello Stato di Israele, principio tutt’altro che astratto vista la vera e propria azione di guerra sferrata il 7 ottobre contro la popolazione civile e il rapimento di oltre duecento ostaggi israeliani tuttora privati della libertà. Efferata e bestiale come nessuno avrebbe mai potuto immaginare.
La reazione di Israele è dunque legittima di fronte a persone inermi trascinate fuori dalle loro case, decapitate, carbonizzate, alla violenza sanguinaria che non ha risparmiato donne e bambini. Una risposta che però deve essere mirata alla cancellazione di Hamas e non alla eliminazione del popolo palestinese e certamente su questo la comunità internazionale deve essere chiara e decisa.
Alcuni interventi di oggi in aula hanno invece messo in luce il vero volto di certa opposizione: un imbarazzante sbilanciamento contro Israele e a sostegno del riconoscimento dello Stato della Palestina, senza condizioni. Praticamente dovremmo agire, a sentire qualcuno, seguendo l’agenda di Hamas che, ribadisco, vuole la distruzione di Israele e non propone alcun piano strategico per una soluzione duratura. Non è l’Italia a essere “più serva dei servi”, artefice al contrario di una condotta responsabile quanto caritatevole, ma la sinistra a essere perennemente attratta dai nemici di Israele e dell’Occidente”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.