“E’ inquietante che l’attivista palestinese Leila Khaled, membro del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Ue e degli Stati Uniti, sia stata invitata alla Sapienza per parlare del conflitto in Palestina. Le università sono luoghi di cultura che devono tutelare la libertà di espressione promuovendo il dialogo e il confronto nel rispetto di tutti: quello che è inaccettabile è che queste occasioni si trasformino in pura demagogia, peraltro senza contraddittorio”.
Lo dichiara in una nota il Questore della Camera, deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini.