“Oggi più che mai è doveroso ricordare e rendere omaggio a Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, i cinque agenti assassinati dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978. Erano la scorta del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, rapito quel giorno e poi ucciso dai terroristi rossi il 9 maggio successivo. Il sacrificio di questi servitori dello Stato deve rappresentare un monito. Gli appartenenti alle Brigate Rosse pensavano che i loro ideali di ‘giustizia proletaria’ fossero così alti da giustificare violenza e assassinio di persone con ideali diversi, come Moro, o che semplicemente fossero un ostacolo, come gli uomini della scorta. Questo modo di pensare non è passato: pochi giorni fa una docente universitaria ha omaggiato la memoria e le idee della brigatista Barbara Balzerani, mentre dilagano certe ideologie, teorie e prassi che considerano gli esseri umani ostacoli o cavie per i loro fini o semplicemente ‘superflui’. Guardiamoci sempre dalle ideologie di morte che rispuntano in ogni epoca, e in questa più che mai.”
Lo dichiara in una nota Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.