“Sorprende questa volta in positivo la giusta lettura del collega Tino Magni, Presidente della commissione d’inchiesta sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che oggi in audizione in Commissione al senato, testualmente ha detto che la soluzione a questo annoso problema degli infortuni e dei morti sul lavoro, lui non ce l’ha, come del resto tutti noi non l’abbiamo, perché il problema persiste e nessuno l’ha mai risolto. Quello che invece tutti noi dobbiamo avere è l’assunzione di responsabilità, responsabilità che certamente compete alla politica, ma compete anche al mondo sindacale, come compete ovviamente al governo, tanto che il governo se ne sta facendo carico con una serie intensa di provvedimenti sia sul versante dei controlli che su quello del contrasto.
A cominciare da un’azione di confronto con le parti sociali, appunto, come stamattina ha ricordato la ministra Calderone, poi con le maggiori risorse messe a disposizione dall’Inail per il 2024 per finanziare la formazione e la prevenzione e sostenere le aziende virtuose, pari a 1,5 miliardi di euro (il doppio rispetto al 2023), nonché con la cosiddetta patente a punti, obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri edili, che prevede un sistema di punteggio che parte da 30 crediti e viene ridotto in caso di violazioni, con la possibilità per l’Inail di decidere addirittura la sospensione cautelativa in caso di eventi gravi, come infortuni sul lavoro con esiti mortali. Ma non basta, perché entro la fine di luglio verrà pubblicato il bando per l’assunzione di nuovi ispettori su base regionale, solo nel primo semestre siamo già a circa 63 mila ispezioni e questo significa schierare in campo una forza ispettiva che ci consente di avere una maggiore presa sul territorio.
Ribadiamo, inoltre, che fare sciacallaggio sul fatto che ci sono stati più morti è comunque una lettura distorta, perché nonostante le unità lavorative aumentino, la percentuale resta invariata. Infatti, come ha ricordato oggi il ministro, nel 2023 sono stati registrati 1.041 infortuni mortali con un’incidenza per 44,15 occupati, dunque un dato inferiore rispetto al 2019. È ovvio che non aver regolamentato l’immigrazione clandestina per così tanti anni e aver lasciato entrare chiunque in clandestinità ha fornito materiale ai caporali, ma su questo tema non possiamo fare il gioco del cerino, come fanno alcuni sindacalisti, cioè dire sempre con il dito puntato “è colpa tua”. No, qui tutti insieme dobbiamo prenderci, come detto, le nostre responsabilità e questo governo lo sta facendo”.
Cosi la senatrice di Fratelli d’Italia Paola Mancini e il senatore di Fratelli d’Italia Francesco Zaffini, presidente della Commissione Sanità e Lavoro di Palazzo.