“La mostra non è mai stata separata dall’attualità: sullo schermo sono state rappresentate testimonianze del dolore e della vita che riguarda ognuno di noi. In questi giorni nelle sale c’è stato un viaggio di conoscenza del mondo”.
Con le parole del Presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, trova conclusione l’81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un viaggio che ha portato questa edizione, conclusa ieri con la cerimonia di assegnazione dei premi, a tagliare nuovi traguardi ed a stabilire nuovi record con numeri e apprezzamento del pubblico in netta crescita.
I numeri
La Mostra, inaugurata quest’anno il 27 agosto e diretta dal critico cinematografico Alberto Barbera, ha registrato 94.703 biglietti venduti (+14% sull’edizione del 2023) e 13.866 accrediti ritirati (+6.5%). 70 milioni di euro di introiti tra diretto ed indotto, a fronte di un investimento di 23 milioni. Fino a ieri, 21 i film in concorso, di cui cinque italiani, 83 in totale con quelli fuori concorso.
La storia
La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è il più antico festival cinematografico al mondo. La prima edizione della Mostra (6-21 agosto 1932) si svolse nell’ambito della XVIII Biennale di Venezia, sotto la guida del Conte Giuseppe Volpi di Misurata, Presidente della Biennale, di Antonio Maraini, Segretario Generale, e di Luciano De Feo, Segretario Generale dell’Istituto internazionale per il cinema educativo di Roma. De Feo fu, di fatto, il primo direttore e selezionatore. Le autorità nazionali approvarono questa che è considerata la prima manifestazione cinematografica internazionale. L’edizione del 1932 si tenne interamente sulla terrazza dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, e sebbene non fosse prevista la competizione, presentò film che sarebbero diventati classici del cinema. Il primo film proiettato nella storia della Mostra, alle 21.15 del 6 agosto 1932, fu Dr. Jekyll and Mr. Hyde di Rouben Mamoulian. L’iniziativa guadagnò rapidamente popolarità, tanto che dal 1935 divenne un appuntamento annuale.
Oggi la Mostra è una manifestazione di grande prestigio, che ogni anno propone un ricco programma di opere di rilievo internazionale, attirando al Lido di Venezia alcuni dei più celebri registi e attori contemporanei. Mantiene così la tradizione di unire un’offerta di alta qualità artistica al glamour che ha sempre caratterizzato l’evento. Ed anche quest’anno numerose sono state le star che hanno presenziato alle anteprime dei loro film, sfilato sul tappeto rosso del Lido ed incantato il pubblico. Dal duo Pitt-Clooney a Nicole Kidman, da Tim Burton, accompagnato dalla nostrissima Monica Bellucci, il cui film “Beetlejuice Beetlejuice” ha inaugurato l’edizione di quest’anno, a Kevin Costner. Da Joaquin Phoenix e Lady Gaga, coprotagonisti nel nuovo capitolo della saga di Joker, a Angelina Jolie in coppia con Pierfrancesco Favino in “Maria”, film biografico sugli ultimi anni di vita della divina Maria Callas. Ed ancora Jude Law, la giovanissima Jenna Ortega, Winona Ryder, Michael Keaton, Julianne Moore e tanti altri artisti nazionali ed internazionali.
I vincitori
La giuria internazionale, guidata dall’attrice francese Isabelle Huppert e composta da 9 personalità, tra le quali il regista e sceneggiatore Giuseppe Tornatore, dopo 12 giorni di proiezioni ha assegnato nella cerimonia conclusiva di ieri il celebre Leone d’oro e gli altri premi ufficiali della Mostra. “The room next door – La stanza accanto” di Pedro Almodovar si è aggiudicato il Leone d’oro come miglior film in concorso. Il Leone d’argento – Gran premio della Giuria è andato al film italiano “Vermiglio” di Laura Delpero. La Coppa Volpi per le migliori interpretazioni è stata assegnata a Vincent Lindon per “Jouer avec le feu” ed a Nicol Kidman per “Babygirl”, mentre il Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore emergente a Paul Kircher per “Leurs enfants après eux”.
I film premiati e non, ora si dovranno sottoporre alle prove delle sale e dei botteghini. E’ noto come il comparto sia in difficoltà da anni, come le sale cinematografiche siano sempre più vuote, provate, tra le altre cose, dal proliferare delle piattaforme digitali. E’ incerto come il cinema, arte che condensa in sé tutte le altre, saprà salvaguardare anche il suo risvolto sociale, in qualità di arte capace, non solo di trasmettere messaggi e significati, ma anche di aggregare attorno a sè. Tuttavia, la prova di Venezia racconta di un cinema in grado di affrontare le sfide del futuro e capace di creare dibattito, mettendo in scena l’arte, attorno i grandi temi del presente. Questo viaggio verso la conoscenza del mondo continua. Ed approderà nuovamente sulle sponde del Lido l’anno prossimo.