Impegnare il Governo nazionale alla ferma condanna del conflitto russo-ucraino, intensificare l’accoglienza dei profughi e la spesa militare; istituire meccanismi economici europei per far fronte alle conseguenze delle sanzioni alla Russia e una cabina di regia fra colossi energetici (ENI-ENEL) per individuare soluzioni immediate agli effetti catastrofici che stanno mettendo a dura prova i cittadini e i lavoratori italiani: temi fortemente d’attualità, istanze di cui i comuni italiani si stanno facendo carico. Tutti tranne Andria, dove il Pd cittadino, nella seduta del consiglio comunale di ieri, lunedì 20 luglio, è riuscito a bocciare l’odg sulla crisi in Ucraina proposto da Fratelli d’Italia protocollato il 28 febbraio scorso, a quattro giorni dall’inizio del conflitto.
La mozione ha meritato addirittura l’appellativo di “aria fritta” e di “mozione inutile” da parte del capogruppo di una civica di centrosinistra, seguito poi da un lungo intervento di geopolitica e diritto internazionale del capogruppo del PD.
Com’è andata a finire? È stata votata una mozione quasi identica presentata dal Partito Democratico nello stesso periodo. A varcare la soglia del ridicolo.