“La cessione da parte del Ministero del Tesoro del 25% delle quote di banca Monte dei Paschi di Siena viene dipinta come una mancanza di attenzione verso il territorio da parte dei rappresentanti del Pd. Nulla di nuovo sotto al sole: gli esponenti dem si dimostrano, infatti ancora una volta campioni di demagogia e disinformazione. Nessuno in tutti questi anni è stato in grado di trovare una soluzione valida per l’Istituto di Credito e per le migliaia di lavoratori e lavoratrici. Grazie al lavoro del MEF guidato da Giorgetti, la situazione oggi è profondamente diversa rispetto al passato: dalla vendita di una parte della banca senese il governo porta a casa 920 milioni di euro, con una domanda cinque volte superiore all’offerta, e compie un primo passo verso il sogno di un grande gruppo bancario da affiancare a Intesa e Unicredit. Il Partito Democratico ci parli della situazione disastrosa in cui la banca si è venuta a trovare: ci riferiamo, in particolare, al rischio default a cui la banca è andata incontro e all’intervento di salvataggio da parte del governo Renzi in cui lo Stato ha finanziato parte dell’operazione, attingendo a un fondo di 20 miliardi di euro presi a debito. Il Pd dovrebbe anche chiarire e spiegare il tentativo di far acquistare nel 2021 la banca Mps da Unicredit, guidata dall’ex ministro Pier Carlo Padoan: si tratta di un’operazione che, se fosse andata in porto, avrebbe comportato un grandissimo danno per il territorio. Grazie al governo Meloni, invece, l’operazione così strutturata consente di mantenere integra sul territorio la più antica banca del mondo”.
Lo dichiarano i deputati senesi di Fratelli d’Italia Letizia Giorgianni e Francesco Michelotti.
