Nella Svezia delle frontiere apertissime: disoccupazione record e Comuni verso il fallimento

Il tasso di disoccupazione della Svezia è in continuo aumento ed è – da non crederci – ora uno dei più alti dell’Unione europea, nonostante il Primo Ministro di centrosinistra Stefan Löfven avesse promesso di ridurlo e portarlo ad essere il più basso in Europa, entro il 2020. Lo fa notare un articolo di Breitbart news.

Mentre il tasso di disoccupazione del 6,2 per cento rilevato ad agosto, migliora la media Europea, la Svezia si distingue come uno dei soli tre paesi in cui la disoccupazione al contrario è in aumento. Inoltre i nuovi dati Eurostat rivelano che il paese è ora al 24esimo posto su 28 Stati membri dell’UE in termini di disoccupazione.

Rispetto a un anno fa, il tasso di disoccupazione è diminuito in 24 Stati membri, è rimasto stabile in Lussemburgo mentre è aumentato in Danimarca (dal 4,9% al 5,0%), in Lituania (dal 6,1% al 6,6%) e in Svezia (dal 6,3% al 7,1 %). I maggiori decrementi sono stati registrati in Grecia (dal 19,2% al 17,0% tra giugno 2018 e giugno 2019), Cipro (dall’8,2% al 6,8%), Bulgaria (dal 5,2% al 4,0%), Spagna (dal 15,0% al 13,8%) e Croazia (dall’8,1% al 6,9%). Ad agosto 2019, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è stato del 3,7%, stabile rispetto a luglio 2019 e in calo dal 3,8% ad agosto 2018. L’Italia ha fatto registrare un 9,5%.

Il 2020 si avvicina rapidamente e la disoccupazione del paese è ora vicina ai livelli di Francia, Italia, Spagna e Grecia, quest’ultima ha vissuto la disoccupazione sistemica per anni.

Il giornale svedese Expressen osserva che la crisi migratoria del 2015 ha giocato un ruolo significativo nell’aumento della disoccupazione. Le statistiche rivelano che i migranti hanno in media un tasso di disoccupazione molto più alto rispetto agli svedesi nativi.

Le cifre rilasciate nel 2018 hanno rivelato che mentre il tasso di disoccupazione nativo svedese si attestava a un basso 3,6 per cento, la percentuale di migranti era del 19,9 per cento, in concorrenza con quella della Grecia.

L’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro svedese è stata lenta, nonostante le miraboli promesse della coalizione rosso-verde al Governo, mentre la spesa per ospitare un gran numero di migranti disoccupati sta mettendo molti Comuni a rischio di crisi finanziaria. Alcuni enti locali hanno persino parlato apertamente di un potenziale fallimento .

Il comune di Bengtsforsc – ad esempio – ha presentato una petizione al governo nazionale svedese ad agosto affermando che avevano bisogno di denaro per coprire i costi sostenuti per accogliere così tanti migranti e richiedenti asilo.

“I costi nei comuni che hanno ricevuto nuovi arrivi hanno continuato ad essere sostenuti anche quando le entrate del governo si sono fermate. Ciò crea un grande buco nero nella cassa municipale “, ha dichiarato il politico Stig Bertilsson del partito moderato di Bengtsfors.

Nella lettera al governo nazionale, il governo locale afferma che aumentare le tasse per coprire i costi non sarà una soluzione poiché le aliquote fiscali locali sono già elevate al 22,9 per cento, il decimo più alto in assoluto in Svezia.

L’anno scorso, un rapporto dell’Istituto nazionale svedese di ricerca economica (KI) affermava che molti comuni in tutto il paese sarebbero stati costretti ad aumentare le tasse , specificando in particolare i costi di migrazione di massa come motivazione

Il caso del comune di Filipstad è diventato di dominio pubblico alcune settimane dopo, avendo dichiarato di avere problemi simili per la copertura dei costi dei migranti. Filipstad ha anche dichiarato che molti residenti avevano lasciato l’area, riducendo ulteriormente la base imponibile.

Il comune di Filipstad ha accolto il più alto tasso di richiedenti asilo, rispetto alla popolazione nativa, durante la crisi dei migranti del 2015 e ora sta affrontando costi crescenti a causa dell’aumento della disoccupazione tra i migranti e dei tassi di assistenza finanziaria triplicati, secondo quanto riferito dall’emittente SVT .

Claes Hultgren, la direttrice municipale locale, ha descritto la situazione, dicendo della popolazione migrante: “In questo gruppo, la disoccupazione e la dipendenza sono molto alte, mentre i livelli di istruzione sono molto bassi. Questo gruppo corre il rischio di finire in un’eterna alienazione che sta già gravando pesantemente sull’economia municipale. “

Redazione
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La Redazione de La Voce del Patriota

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