Interessante notare come la solita categoria politica riesca a diventare docile e mansueta nei confronti di un pentito di mafia con più di 150 omicidi sul groppone, e poi desideri la testa di chi non riconoscere il genere binario, non manda a scuola i bambini durante la lezione di educazione gender, o si rivolge con l’aggettivo sbagliato a chiunque si senta altro. Questo strano senso di giustizia e giustizialismo che porta a non avere pietà di nessuno, ma poi credere nel reinserimento in società, a soldi dello stato, di uno che ha sciolto un bambino nell’acido. Questa deriva criminale ideologica in cui si punta a trasformare il carcere e la legge da strumento di difesa a strumento di attacco politico. Questa strana concezione del “nessuno tocchi Caino” per nessun motivo, salvo che il casinò in questione non abbia indebitamente usato una parola sbagliata contro un lgbt.
Sembra fantascienza invece è oggi.