Nicola Pasetto e la sua battaglia per la Sovranità Monetaria

Nicola Pasetto Fronte della GioventùEsattamente 23 anni un brutto incidente stradale strappava via alla vita il deputato veronese di Alleanza Nazionale Nicola Pasetto. Trentacinquenne, inizia a far politica a soli 14 anni nel Fronte della Gioventù, nel 1980 appena diciannovenne viene eletto al consiglio comunale di Verona. Figura storica della destra scaligera, Nicola Pasetto è rimasto indimenticato negli anni, ma probabilmente sono pochi quelli che conoscono la sua epica battaglia per la Sovranità Monetaria. Infatti il 17 Ottobre 1994 il Deputato Pasetto presenta un’interrogazione parlamentare all’allora Ministro del Tesoro Lamberto Dini:

“Al Ministro del tesoro. – Per sapere – premesso: che il sistema monetario italiano e’ affetto da un’anomalia tanto macroscopica quanto inosservata, che a giudizio dello scrivente dovrebbe essere corretta; che, infatti, in Italia la proprieta’ della moneta non appartiene al popolo italiano, e per esso allo Stato, bensi’ ad un ente, la Banca d’Italia, alla quale lo Stato ha concesso la gestione monetaria complessiva, ivi compresa la proprieta’ dei valori monetari -: se non intenda promuovere una riforma legislativa che porti a definire la moneta un bene reale conferito, all’atto dell’emissione, a titolo originario in proprieta’ a tutti i cittadini appartenenti alla collettivita’ nazionale italiana, con conseguente riforma dell’attuale sistema dell’emissione monetaria che trasforma la banca centrale da semplice ente gestore ad ente proprietario dei valori monetari. (4-04253)”

Con questa interrogazione Pasetto mise in discussione tutto l’ambiente finanziario italiano, perché fece notare che la Banca d’Italia (un’istituzione privata di cui all’epoca non si conoscevano nemmeno gli azionisti) si comporta come da proprietaria della moneta quando invece, secondo Pasetto, la proprietà della moneta doveva essere attribuita allo Stato italiano. La proprietà del mezzo di scambio è una questione dirimente: se lo Stato – in quanto rappresentante dei cittadini che a loro volta sono colo che danno il valore alla moneta – è il proprietario, la Banca non deve addebitare la moneta ma la deve accreditare. Questa semplice operazione annullerebbe di colpo l’intero debito generato dall’emissione monetaria, che con i suoi interessi costituisce l’asse portante del controllo che gli istituti finanziari hanno sugli Stati nazionali.

Immagine correlataA Pasetto rispose l’allora segretario Carlo Pace, dicendo che la Banca d’Italia non era proprietaria della moneta, in contraddizione a quanto sosteneva – dal conto suo – la stessa Banca d’Italia. Da una parte un rappresentante del Governo che non poteva ammettere che la Banca fosse proprietaria della moneta, dall’altra la banca che sostiene il contrario. A riprova di come la questione posta dal Prof. Giacinto Auriti fosse più che fondata.

Risultati immagini per proprietà popolare della moneta bruxelles scurriaLa battaglia sulla proprietà della moneta fu ripresa dal deputato europeo Marco Scurria nel 2012, che con un’interrogazione mandò in crisi la Commissione UE e lo stesso Mario Draghi, che fu costretto a mettere nero su bianco quello che rappresenta una vera e propria usurpazione, dichiarando che l’euro è di proprietà della BCE per un gioco contabile (la partita doppia) che non ha più ragion d’essere da quando la moneta è stata sganciata dall’oro (15 Agosto 1971, quando il Presidente americano Richard Nixon pose fine agli accordi di Bretton Woods).

L’attuale situazione politica italiana vede la vittoria alle urne di partiti e movimenti che negli anni passati si sono schierati a vario titolo contro il dominio della finanza, chissà che oggi la battaglia portata avanti da Pasetto sulla Proprietà Popolare della Moneta non possa essere ripresa e portata avanti. E’ un auspicio che facciamo a 23 anni dalla prematura scomparsa di Nicola.

twitter @francescofilini

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