Niente medici in zone disagiate o interne, Gemmato presenta pdl alla Camera dei deputati

La proposta di legge, a firma del deputato pugliese di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato, intende assicurare la copertura assistenziale (strutture e personale sanitario) ai pazienti in zone interne o disagiate del nostro Paese che, troppo spesso e per motivi diversi, risultano prive di servizi essenziali.

Da tempo ormai sono evidenti le difficoltà riscontrate dal Servizio Sanitario Nazionale nel reperimento di medici disponibili ad accettare incarichi di medicina generale proprio in queste zone e per l’assegnazione degli incarichi provvisori o di sostituzione nelle more dell’individuazione dei medici titolari o del rientro in servizio degli stessi.

La proposta di legge in esame, i cui principi sono stati definiti dal Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Toscana e accolti e integrati dal Gruppo Parlamentare di FdI anche alla luce delle criticità emerse nell’ambito del recente evento del 14 luglio scorso, organizzato dal Partito e nel quale è stato ampiamente trattato il tema del PNRR e della Missione 6 Salute e delle relative risorse e obiettivi, è volta a colmare tali mancanze prevedendo incentivi economici e di carriera per i medici di Medicina Generale e per i medici ospedalieri che intendono esercitare la propria professione nelle suddette aree. Nel caso in cui si verifichi l’impossibilità di impiegare personale già in servizio nonché di ricorrere agli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore, la proposta di legge prevede l’attribuzione di incarichi a tempo determinato ai medici in quiescenza in possesso di idoneità psicofisica specifica allo svolgimento delle attività richieste per una durata di dodici mesi, rinnovabile alla scadenza per ulteriori dodici mesi.

Fratelli d’Italia ritiene necessario garantire il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale su tutto il territorio e tutelare i pazienti dal rischio di gravi carenze assistenziali, soprattutto in quelle aree periferiche e disagiate dove esso rappresenta il primo e spesso l’unico riferimento per la salute dei cittadini. Gli abitanti di tali aree, infatti, risultano essere svantaggiati in termini di assistenza sanitaria con una evidente violazione dei diritti fondamentali e dei principi di uguaglianza sanciti nel dettato costituzionale.

Con questa proposta di legge, quindi, si intende anche partire con un aggiornamento degli istituti contrattuali e delle modalità di incentivazione, così da garantire ai cittadini uguali diritti e assistenza e prestazioni su tutto il territorio nazionale indipendentemente dalla zona di residenza.

Così l’on. Marcello Gemmato, responsabile nazionale Dipartimento Sanità di Fratelli d’Italia.

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