“La rivoluzione all’interno di Enit promessa dal Governo non solo non si è attuata, ma siamo addirittura di fronte ad un assurdo immobilismo che paralizza l’attività dell’Ente e lo pone sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti”.
Ad esprimere parole di sdegno e amarezza è l’Onorevole di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi, membro della X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo alla Camera.
Già a novembre l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) aveva rilevato possibili conflitti di interesse per l’elevato numero di incarichi che il dott Giorgio Palmucci, neo eletto presidente di Enit – Ente Nazionale Italiano per il Turismo – voluto dal Ministro Centinaio, aveva avuto nell’ultimo biennio e tutt’ora in corso: da Confindustria alberghi al Board International hotel investment forum, da Hoteltourist ad Astra; insomma, un lungo elenco che comprende più di dieci ‘poltrone’.
“Mi sembra paradossale che alla richiesta di Anac di cessare l’esercizio di ogni carica societaria attualmente detenuta, in occasione di una eventuale nomina a Presidente dell’Enit, al fine di escludere l’insorgenza di situazioni di conflitto di interessi, il dott. Palmucci abbia risposto con un ‘No, grazie’ , continuando a ricoprire tutti gli incarichi preesistenti” – continua Zucconi.
“Il finale? I potenziali conflitti di interesse sono stati confermati anche dalla Corte dei Conti, con il risultato che ci troviamo in una situazione di totale impasse burocratica e amministrativa con la stagione estiva alle porte. L’attività dell’Enit, che ricordiamo ha il compito di promuovere l’immagine unitaria dell’offerta turistica nazionale e favorirne la commercializzazione, non è indirizzata solo a tour operators e agenzie di viaggio, ma anche alla domanda individuale composta da centinaia di milioni di cittadini esteri, utenti potenziali od attuali, dei servizi turistici italiani.
Bloccare l’Enit significa, di fatto, bloccare la commercializzazione e l’offerta turistica nazionale”.
“Pensare che ad ottobre Palmucci sosteneva: …Come spesso accade negli organismi pubblici come l’Enit, sono state fatte cose buone e altre meno. Di certo si è perso tanto tempo prezioso: certi ritardi nella promozione turistica alla fine si pagano.
Oggi è evidente che tempo prezioso è stato perso proprio a causa sua!
Il Turismo per l’Italia è uno dei pochi settori economici in costante crescita, una vera e propria ancora di salvezza , ma continua ad essere assurdamente penalizzato dalle politiche di governo.
Bisogna voltare pagina e alla svelta – conclude Zucconi – come ho cercato di fare con la mia proposta di legge ‘Più Turismo’ dove, nell’art.1, si prevede il reinserimento di un Ministero del Turismo, grazie al quale, con una regia chiara e univoca, si possano sostenere le politiche di sviluppo del settore, un elemento imprescindibile dal punto di vista politico ma anche amministrativo, grazie al quale, sicuramente, impasse come quella di Enit potrebbero essere evitate”.