“Sulle dichiarazioni del Ministro Pichetto Fratin stamattina in sede di commissioni riunite VIII e X nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla riapertura del dossier nucleare in Italia, valuto con favore l’approccio scientifico e non ideologico di valutazione di tecnologie disponibili oggi per perseguire l’obiettivo di decarbonizzazione e quindi transizione energetica al 2050. Valuto altresì positivamente la riaffermazione della centralità delle fonti rinnovabili per il perseguimento della transizione e aggiungo per il rafforzamento della sovranità energetica nazionale. E condivido che necessitano fonti di produzione energetica programmabile e stabile da affiancare a solare ed eolico, ma non credo che inseguire la improbabile riapertura della produzione di energia da fissione nucleare in Italia (visto che a quarant’anni di distanza da quando decidemmo di chiudere quella fonte, non riusciamo ancora a risolvere il problema dell’allocazione delle scorie nucleari di quelle centrali che allora chiudemmo) sia la soluzione, neppure di medio periodo. E allora invito il ministro a concentrarsi sul rilancio dell’idroelettrico che, con concessioni durature e investimenti importanti, ma notevolmente inferiori a quelli necessari per la riapertura del dossier nucleare, potrebbe garantire da solo e da subito quella quota del mix energetico indispensabile a garantire la stabilità del sistema energetico nazionale.
In ambito nucleare, aggiungo, la fusione nucleare potrà essere la fonte pulita del futuro e quindi ben venga la sperimentazione e la partecipazione a progetti internazionali in tal senso, ma credibilmente ne potremmo disporre tra due tre decenni. Ultima considerazione: l’Italia si trova oggi per questioni geografiche ed orografiche nella condizione di perseguire la sovranità energetica da FER (sole, vento, bacini idrografici, geotermia, maree, ecc.), su questo dobbiamo continuare ad investire convintamente e ne potremmo ottenere nel breve periodo benefici, non solo in termini di decarbonizzazione, ma anche in termini di riduzione del costo energia ancora oggi legato alle fonti fossili.”
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani, segretario della Commissione Ambiente della Camera in merito all’audizione odierna del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin.