76 milioni di euro per promuovere innovazione e formazione nel settore agroalimentare italiano: è il contenuto della nuova misura resa operativa dal governo Meloni, in particolare dal ministro della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida. Il provvedimento prevede 56 milioni di euro per investimenti strutturali mentre altri 20 saranno utilizzati per i contratti di apprendistato per i giovani diplomati di età inferiore ai 30 anni. Il bando è riservato a ristoranti, pasticcerie, gelaterie che operano da più di dieci anni o che acquistano prodotti biologici, green, Dop per il 25% delle loro forniture con riferimento ai ristoranti e per il 5% in relazione a gelaterie e pasticcerie.
Il decreto era già stato previsto dal precedente governo, ma è grazie al nuovo ministero, che l’ha reso operativo, se le imprese potranno usufruire delle sue risorse. “Questo decreto – ha spiegato Lollobrigida – si propone semplicemente obiettivi che condividiamo. Dovevamo ignorarlo solo perché predisposto da altri? Noi rifiutiamo questa logica”. Ciò a dimostrazione del fatto che questo governo, scegliendo la strada della serietà, non lavora per partito preso: riconoscere la bontà delle misure di altri governi chiarisce che il vero obiettivo del centrodestra non è quello di fare propaganda, ma mirare concretamente a risanare le sorti della Nazione.
La nuova misura adottata dal governo rientra in un’ottica più ampia di valorizzazione e difesa della italiana. “Questo provvedimento – ha spiegato ancora Lollobrigida – è l’ulteriore conferma di un processo che abbiamo avviato in difesa del nostro sistema agroalimentare che travalichi le divisioni politiche. Una strada – ha aggiunto – che vogliamo percorrere tanto in Italia quanto in Europa dove davvero si decidono le sorti del settore agroalimentare”. È forte infatti l’impegno del governo anche al di fuori dei confini italiani: è il caso, ad esempio, del lavoro svolto dal ministro Lollobrigida contro l’etichettatura che l’Irlanda aveva chiesto di aggiungere ai vini europei. Un’etichettatura simile a quella presente sui pacchetti di sigarette che avrebbe elencato gli effetti negativi del vino al fine di ridurne il consumo: il risultato sarebbe stato non soltanto disinformazione (esistono bevande alcoliche con effetti molto più devastanti rispetto a quelli derivanti dal vino), ma anche e soprattutto un danno immenso all’industria enologica italiana, tra le più forti al mondo. Ancora, poi, i provvedimenti in difesa del cibo italiano contro le contaminazioni delle farine di insetti o contro la produzione e la commercializzazione della carne sintetica. Un divieto sul quale si è espresso anche il grillino Patuanelli, ex ministro dell’Agricoltura, rivelando la sua vicinanza su questa tema al ministro Lollobrigida “in aperta contrapposizione – ha detto – con il mio stesso partito che invece ha votato contro il decreto del governo che ha vietato produzione e vendita di cibi sintetici in Italia”.
Ancora sul bando, è intervenuto anche il capodipartimento del ministero dell’Agricoltura Marco Lupo, spiegando che i finanziamenti “potranno arrivare fino a un massimo di 30 mila euro per entrambi i capitoli di spesa”. In più, “potranno arrivare a coprire fino al 70% dell’investimento previsto sui beni strumentali o dello stipendio lordo dell’apprendista nel caso dei contratti di apprendistato. È infine prevista la possibilità di ottenere un anticipo del 50% dell’investimento”. Le domande potranno essere presentate dal primo giorno di marzo.