Nuovi accordi tra Governo e Regioni: fondi contro il degrado sulla scia di Caivano

Va avanti la strategia del governo Meloni di stipulare accordi singoli con le varie Regioni per destinare loro nuovi fondi di investimento. Solo ieri infatti, dopo gli accordi con Lazio, Marche, Veneto e Liguria, l’esecutivo ha siglato il quinto e il sesto Accordo per la Coesione, rispettivamente con Lombardia e, nel pomeriggio, Piemonte. Alla Regione Lombardia destinati 1,8 miliardi di euro che saranno investiti in 13 macro-opere strategiche in trasporti e infrastrutture, università e riqualificazione urbana. Opere, queste, che possono migliorare la fruibilità dei servizi nella Regione e, al contempo, migliorare le zone più disagiate: 435 milioni di euro per la riqualificazione dell’area intorno alla stazione di Cadorna, 60 milioni di euro per il campus del Conservatorio Giuseppe Verdi, che riconvertirà il famoso “boschetto della droga” di Rogoredo. Una scelta, questa, che si pone in linea con la politica di rigenerazione urbana e di abbattimento delle cosiddette zone franche voluta dall’esecutivo, sulla scia di quanto fatto a Caivano dove, proprio nella stessa giornata, è stata inaugurata un’area sportiva con campi di calcio e di pallacanestro, nata laddove sorgeva un lembo di terra pieno di siringhe e rifiuti. “L’inaugurazione dell’area ludico-sportiva – ha dichiarato il sottosegretario Mantovano, presente all’evento insieme al ministro Abodi – dimostra che la politica c’è, e non è una cosa che non serve a nulla o addirittura dannosa”.

Tornando all’accordo con la Lombardia, si è detta fiera del lavoro svolto Giorgia Meloni: “Abbiamo deciso – ha dichiarato a Milano nella presentazione dell’accordo – di fare questo investimento molto importante per un progetto di rigenerazione urbana estremamente innovativo che può segnare la rinascita di Rogoredo, che – continua il Presidente del Consiglio – possiamo ricordare, conoscere, non come boschetto della droga ma magari come boschetto della musica: è chiaramente un’occasione di riqualificare un quadrante importante che appunto, ingiustamente, è stato noto soprattutto per i fatti di cronaca”. Torna così lo Stato anche nelle cosiddette zone franche con un progetto che, come ricordato dal premier, riesce a unire riqualificazione urbana e istruzione, con i fondi destinati all’università e alla ricerca. Continua allora ad essere mantenuta la promessa fatta dal governo all’indomani dei primi blitz compiuti dalle forze dell’ordine a Caivano: quei primi contrasti al degrado non sono stati casi isolati.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Redazione
Redazione
La Redazione de La Voce del Patriota

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati