“Quanto accaduto nell’incontro di boxe femminile alle Olimpiadi di Parigi è contrario ai valori stessi dello sport. La competizione sportiva deve essere improntata al confronto agonistico ad armi pari e con possibilità per i contendenti di far valere, in un match equilibrato, la propria forza e le proprie capacità tecniche. L’incontro di boxe che ha visto l’azzurra Carini contro l’atleta Khelif non è stato un confronto ad armi pari. Un confronto falsato tra differenti strutture fisiche dà vita ad una competizione impossibile, antisportiva e rischiosa per l’integrità delle atlete, e la presunzione egualitaria imposta dalla cultura woke creerà ancora più distorsioni e discriminazione per le atlete donne. Ad Angela Carini va reso l’onore di aver affrontato a testa alta una sfida che era impossibile da vincere già prima del gong e, nonostante sia vittima di una folle distorsione ideologica, resta il suo grande valore di atleta”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.