“L’incontro di boxe che si svolgerà domani ai Giochi Olimpici di Parigi, tra l’atleta trans algerina Imane Khelif e l’italiana Angela Carini, desta più di qualche preoccupazione rispetto alla sicurezza della nostra atleta e all’equità della competizione. Alla stessa atleta algerina era stato impedito di partecipare ai mondiali di boxe dello scorso anno per aver fallito il test ormonale, mentre a Parigi, grazie ad una regolamentazione diversa imposta dal CIO, ha ricevuto il via libera per gareggiare con atlete donne. Non è possibile che nel nome dell’inclusività si calpestino i diritti delle donne alle quali viene negata la possibilità di gareggiare in un contesto di parità di condizioni. Una competizione universalmente riconosciuta come le Olimpiadi deve garantire che lo sport rimanga un esempio di correttezza e integrazione, senza compromettere i principi fondamentali di equità e sicurezza. Pensavamo di aver visto tutto con la dissacrante cerimonia inaugurale dei Giochi ma a quanto pare ci sbagliavamo”.
Lo ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, Maria Grazia Frijia.