Olimpiadi, Grillini medaglia d’oro delle gaffe surreali

In occasione dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina, abbiamo assistito all’ennesimo surreale capolavoro in salsa grillina. Roba da medaglia d’oro.

Come non partire dalle imbarazzanti e inadeguate uscite della Raggi che via social ha esultato orgogliosa alla notizia dell’ufficializzazione di Milano-Cortina 2026, proprio lei che era stata la principale protagonista del no alle olimpiadi di Roma (una olimpiade mancata che avrebbe portato risorse, visibilità, investimenti e infrastrutture in tutto il Centro-Sud). Un no pesantissimo, il suo, che come hanno rilevato in molti è stato fondamentale per la messa in piedi della proposta di Milano-Cortina. In pratica, come togliere importanti investimenti alla propria città e farli finire altrove, ed esserne soddisfatta: che dire, Chapeau Virginia.

Meriterebbe una acclamazione olimpica anche la vicenda che ha coinvolto il M5S Lombardia che ha tentato di intestarsi clamorosamente la vittoria dell’ufficializzazione dell’Olimpiade 2026 con un post social carico di improvviso orgoglio patriottico. Loro, che da sempre rappresentano il partito del no e della sterile morale, hanno dovuto sorbirsi una miriade di commenti a metà tra la rabbia e la pungente ironia di chi ormai ha smesso di sorprendersi di certe gaffe uscite e la prende sul ridere. E’ il classico gioco del “chi di morale ferisce di morale perisce” a cui la sinistra ci ha abituato negli anni. Risultato? Post rimosso, figuraccia con risonanza nazionale, ed ennesima performance da campioni olimpici dell’incompetenza.

In aggiunta, non bisogna di certo dimenticare che se tra le città che ospitano le olimpiadi manca Torino la colpa è tutta dell’amministrazione Appendino che ha ritenuto opportuno non partecipare al sostanzioso banchetto olimpico fatto di nuovi investimenti e infrastrutture per il proprio territorio. A proposito, anch’essa come la collega Raggi ha esultato via social alla proclamazione di Milano-Cortina. Faccia (e medaglia) di bronzo.

Infine, come non raccontare l’ennesima “dichiarazione con capriola e triplo salto mortale” del leader grillino Di Maio che soltanto poche settimane fa con petto gonfio ha provato a ostacolare la candidatura di Milano-Cortina dichiarando “Chi vuole fare le olimpiadi se le paga da solo, oppure le olimpiadi non si fanno. Il governo centrale non ci mette un euro”. Poi, nel clima di euforia di queste ore, smentendosi, è stato tra i primi ad esultare all’ufficializzazione dell’olimpiade 2026 con un post, anch’esso, subissato da commenti ironici e punzecchiature di chi fatica a credere ai propri occhi.

Intanto va detto come, nella delegazione olimpica italiana presente a Losanna nei momenti delle proclamazione, il M5S non fosse pervenuto, mentre Giorgetti (più come membro delle lega che come membro del governo) insieme ai governatori leghisti faceva da garante ad un’ operazione che porterà sviluppo ed infrastrutture. La differenza dell’approccio del “si” contro quello del “no. L’ennesimo segnale che fa apparire sempre più piccolo, e sempre più inadeguato e inconcludente, il povero ministro Di Maio schiacciato sempre più nella morsa di Salvini. A Luigi Di Maio nessuna medaglia, è da mesi fuori dal podio.

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