“La squalifica della breakdancer Manizha Talash per aver indossato un foulard chiedendo libertà per le donne in Afghanistan è l’ulteriore decisione discutibile presa dal CIO in queste Olimpiadi.
Il Comitato cancella cosi il sogno di una rifugiata, scappata dal suo Paese nel 2021 dopo aver vissuto la privazione della dignità in quanto donna e ballerina sotto il regime dei talebani.
Oggi che Manizha finalmente arriva a giocare la sua partita più importante, il CIO riesce ad essere più talebano dei talebani.”
Lo scrive in una nota la senatrice Cinzia Pellegrino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione straordinaria per I diritti umani.